Banda Putiferio & Autori Vari – Il Paradiso Delle Trottole, Libro con Cd (Tunué)

A tre anni da Attenzione! Uscita Operai, audio-libro che offriva una profonda riflessione sul mondo del lavoro, Banda Putiferio ritorna con Il Paradiso Delle Trottole, eccellente opera concettuale che affianca il cantautorato al mondo dei fumetti. Ogni brano presenta un ospite che contribuisce in modo determinante alla riuscita del brano, e fa riferimento ad una storia in forma di fumetto disegnata da autori differenti. Se a prima vista potrebbe sembrare un disco e un libro per bambini, è bene precisare che siamo di fronte ad un lavoro dal significato molto profondo e non è un caso che a precisarlo sia anche il sottotitolo: “storie e canzoni per bambini cresciuti”. Canzoni rivolte, dunque, agli adulti a cui tocca recuperare l’innocenza e l’immaginario di quando erano bambini, per comprendere il vero significato di ogni brano. Il disco si muove in sincrono con le tavole e difficilmente è possibile scindere questi due elementi, poiché l’uno completa l’altro in un fluire di immagini e suoni davvero sorprendente. Diviso in tre atti, il disco si apre con una sorta di sigla con titoli di testa recitati da Ivano Marescotti, e veniamo introdotti alla prima parte dedicata agli insetti, in cui brillano la filastrocca popolare Il Grillo e la Formicuzza, la splendida ripresa di Putiferio, sigla finale del lungometraggio Putiferio Va Alla Guerra di Gino Gavioli interpretata da Mauro Ermanno Giovanardi, e la Le Ragioni di Una Zanzara con ospite Isa. Il secondo atto, rappresenta il cuore del disco dedicato alle Fiabe Sonore, una raccolta di moderne favole impregnate di satira e cruda realtà. Si passa così da Il Campanile di Curon, che racconta la storia di un paesino della Val Venosta seppellito dall’acqua del lago per perseguire il progresso ed in cui appaiono come ospiti Bebo Storti e Daniele Sepe al sax, a La Settimana di Orfeo in cui si canta la triste ed angosciante routine del lavoro, fino a toccare l’omaggio a Cochi e Renato di Ciro Che Vola, scritto ed interpretato in collaborazione con Lorenzo Monguzzi dei Mercanti di Liquore, che rappresenta uno dei brani più belli del disco, in cui viene cantata la ricerca della libertà. Chiude l’atto L'Uomo Che Comprava Tutto, ispirata da Gianni Rodari, e dedicata al consumismo fino a se stesso dei nostri giorni. Introdotto da Fui Feto un monologo teatrale di Antonio Rezza, l’ultimo atto Bambini Cresciuti, raccoglie immagini di grande impatto passando dalle periferie monzesi de I Bambini Di Via Pellegrini in cui il bambino protagonista vende la sua collezione di Topolino per comprare i fumetti di Alan Ford, a Freak Antoni che da voce a Pinocchio, Biancaneve e la Bella Addormentata che in Trent’anni Dopo si ritrovano a condividere la tristezza delle loro vite dopo tanta celebrità, fino la Ninna nanna del capitale di Fausto Amodei interpretata magistralmente da Alessio Lega. Chiudono il disco, la tarantella de L’Infatelenco, in cui viene offerto un panorama desolato dell’infanzia al giorno d’oggi, e Ciuffettino, una canzone tratta da una serie tv per ragazzi degli anni settanta. L’importanza di questo ambizioso progetto consiste nell’aver trovato un perfetto connubio tra il fumetto e la musica, raccontando con un pizzico di amarezza e nostalgia la vita di ognuno di noi, dominata dal consumismo, segnata dal dolore che ci circonda e privata di quei sogni e quell’innocenza che andrebbero riscoperte. 

Salvatore Esposito

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