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Le principali novità dall'Italia e dal mondo della musica trad e world...

“Nina Simone, chewing-gum e libertà”:
al via il podcast del Bologna Jazz Festival
On line la prima puntata di una serie realizzata da Emiliano Pintori dedicata a grandi artisti e con musica originale, scaricabile e ascoltabile sul sito BJF e sulle principali piattaforme


Che rapporto c’è tra Nina Simone e il movimento per i diritti civili? Perché ha scelto di chiamarsi Simone? E cosa ha a che vedere la stessa artista con il chewing-gum? Sono solo alcune delle curiosità che emergono da “JazzBO”, il podcast musicale prodotto dal Bologna Jazz Festival, in collaborazione con il Museo internazionale e biblioteca della musica del Settore Musei Civici del Comune di Bologna. Il podcast, un nuovo prodotto del BJF realizzato dal musicista e didatta Emiliano Pintori, si svilupperà con una serie dedicata a singole monografie di musicisti che hanno avuto (o abbiano tuttora) una relazione con Bologna o con il suo festival del jazz. La prima collana, composta da otto puntate, si snoderà durante la fine del 2025 e la prima metà del 2026, con cadenza mensile. La serie avrà una unicità che la caratterizza: le musiche che accompagneranno i testi sono inedite, mai registrate su disco, realizzate per la produzione o veicolate dagli incontri di “Jazz Insight”, ideati e condotti dallo stesso Emiliano Pintori al Museo della Musica durante il Bologna Jazz Festival. La prima puntata, “Nina Simone, chewing-gum e libertà”, disponibile on line, presenta interpretazioni di alcuni brani della celebre musicista da parte della cantante Silvia Donati, accompagnata al pianoforte da Emiliano Pintori. Le prossime puntate racconteranno di due grandi artisti scomparsi particolarmente legati a Bologna e al suo jazz: il sassofonista Steve Grossman e il pianista Cedar Walton. La copertina del podcast riproduce un’immagine realizzata dal grande fumettista e illustratore Filippo Scòzzari per il Bologna Jazz Festival nell’edizione 2013. Il montaggio tecnico di ciascuna puntata è di Giulio Venturi, la diffusione e “messa in onda” sono curate da Walter Rovere. Ogni puntata, della durata di circa 30 minuti, sarà ascoltabile e scaricabile gratuitamente dal sito web del Bologna Jazz Festival, nella pagina dedicata al podcast, e dalle seguenti piattaforme: Mixcloud, Apple Podcasts, Amazon Music, iHeartRadio, Castbox, Spotify. Il Bologna Jazz Festival è organizzato dalla Fondazione Bologna in Musica ETS con il contributo di Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna - Settore Cultura e Creatività nell'ambito di Bologna Città della Musica UNESCO, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Fondazione Carisbo, Unipol, Coop Alleanza 3.0, Emilsider, TPER, Città Metropolitana di Bologna, del main partner Gruppo Hera e con il sostegno del Ministero della Cultura. Il BJF fa parte di Jazz Italian Platform.


Informazioni Bologna Jazz Festival
Fondazione Bologna in Musica ETS
Tel. +39 342 0441913
info@bolognajazzfestival.com
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FOLKTRONICA
Itela Nasu Po

È disponibile da oggi su tutte le piattaforme Itela Nasu Po, il quarto brano di Folktronica, processo di formazione e produzione tra elettronica e tradizione a cura di World Music Academy e Last Floor Studio.

Una ballata in griko si fa strada tra bouzuki e loop elettronici, raccontando un amore intenso e struggente. Sonorità che rimandano al Salento più levantino, spingendosi fino ai porti e ai paesaggi orientali del Mediterraneo. Itela Nasu Po è affidata alla voce e al bouzuki di Emanuele Licci, con Gabriele Cavallo al pianoforte, Mario Esposito al basso e la produzione di Roberto Chiga (Ashèblasta) e Alessio Micelli (AlbisUmbra). Mix e master sono curati da Last Floor Studio. Nel brano, la lingua grika, i loop elettronici e i campionamenti sul bouzuki evocano un Salento sospeso tra tradizione e contaminazioni orientali. La ballata diventa un ponte tra storia, lingua, territorio e modernità elettronica, mantenendo l’idea di musica che crea comunità e ritualità, occasioni in cui il corpo e la mente si lasciano trasportare dal suono.
Dopo Nespole, Battelli d’Ori, Diavulu e Itela Nasu Po, il processo di Folktronica proseguirà con nuove tracce che continueranno a esplorare il dialogo tra musica elettronica e tradizione, con artisti emergenti e sessioni in studio tra World Music Academy e Last Floor Studio. La produzione dei brani è curata da Vincenzo Gagliani, Francesco Barletta (Trevize) e Giovanni Chirico.
Sarà possibile ascoltare Folktronica dal vivo il prossimo 9 novembre al Teatro TEX di San Vito dei Normanni, nella serata conclusiva della residenza artistica InOrbita, dedicata al tamburo a cornice italiano.
Per quattro anni, World Music Academy e Last Floor Studio hanno lavorato con giovani artisti, producer e musicisti di diversa estrazione e background per interrogarsi su ciò che è oggi la tradizione popolare. Il processo, ancora in corso, ha coinvolto tra gli altri Emanuele Licci, Roberto Chiga, Livia Giaffreda, Go Dugong, White Ear, Walter Laureti, Dominic Sambucco e Marenza D’Agnano. Con laboratori, residenze e sessioni in studio previste all’interno del programma Nuova Generazione Trad, finanziato dal Fondo Unico per lo Spettacolo del Ministero della Cultura, gli artisti hanno creato un ponte tra generazioni, suoni e istanze culturali, lavorando sull’incontro tra tradizione e musica elettronica. 
Loop, campionamenti e registrazioni sul campo si sono fusi con strumenti, temi e codici tradizionali, mantenendo l’idea di musica che crea comunità, rito, ritmo, occasioni in cui il corpo può danzare come in un una ronda e il suono torna a risultare nuovo, fresco, contemporaneo. Un processo inclusivo di formazione e produzione come detto ancora aperto, che vede protagonisti anche giovani musicisti selezionati tramite call pubbliche e tirocinanti del Conservatorio Tchaikovsky di Nocera Terinese (Catanzaro), offrendo un’occasione concreta di sperimentazione e di crescita culturale e professionale.Le illustrazioni di Folktronica sono a cura di Ruggero Asnago (Ruggge).

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ZONA SUD 
Esce oggi venerdì 24 Ottobre per La Canzonetta Record 
INDIFFERENTEMENTE 
Il singolo estratto dal nuovo album in uscita il 7 Novembre

Esce oggi venerdì 24 Ottobre, su tutte le piattaforme digitali, “Indifferentemente” il singolo estratto dal nuovo album dei ZONA SUD in uscita il 7 Novembre per La Canzonetta Record. Zona Sud è una realtà jazz-fusion nata nel 2010 che fonde world music, soul e jazz con sonorità mediterranee e napoletane. Il gruppo unisce tradizione e innovazione, radici culturali e contaminazioni globali, con un suono ricco di ritmi intricati e melodie raffinate. La collaborazione con La Canzonetta Record, incarna perfettamente questa visione: tradizione, memoria e autenticità incontrano jazz, soul e sonorità del mondo, creando un ponte tra radici e futuro, Napoli e il mondo. Indifferentemente (testo di Umberto Martucci e musica di Salvatore Mazzocco) fu presentata per la prima volta al Festival di Napoli nel 1963 dove si classificò al secondo posto. Negli anni è diventato un classico senza tempo della canzone napoletana. Il suo messaggio, intriso di passione e dolore, non racconta una storia personale, ma un sentimento universale: l’amore che resta, “indifferentemente”, a prescindere da ciò che accade. Abbiamo voluto reinterpretare questo brano in chiave jazz strumentale per restituire, attraverso le sonorità e l’improvvisazione, le sfumature emotive racchiuse nel testo, lasciando che fosse la musica a raccontarle. Il jazz, con la sua libertà espressiva, ci ha consentito di trasformare la forza poetica delle parole in musica pura, creando un ponte tra la tradizione napoletana e il linguaggio contemporaneo. La nostra versione vuole essere, al tempo stesso, un atto di memoria e di innovazione: radici che dialogano con il presente e con il mondo. In questo modo, Indifferentemente è diventato non solo una serenata per due innamorati, ma anche un simbolo di ciò che per noi rappresenta la musica: un linguaggio che unisce passato e presente, radici e futuro, Napoli e il mondo. Così la nostra versione si va ad aggiungere a quella di tanti altri interpreti come Mina, Massimo Ranieri, Fred Bongusto, Fiordaliso, Manuella Villa, Serena Autieri, Roberto Murolo, Gigi D’Alessio, Leopoldo Mastelloni, Sal Da Vinci, Francesco Di Bella, Rais per citarne solo alcuni.
ZONA SUD: Francesco Bavosa: Sax; Daniele De Luca: Batteria; Enzo Passaro: Chitarra; Ciro Postiglione: Basso; Mario Schettini: Pianoforte e tastiere. Ascoltalo qui: https://bfan.link/indifferentemente-2
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LA MUSICA DI “VOCI PER LA LIBERTÀ” 2025 SU RADIO POPOLARE E IN PODCAST
UNA RACCOLTA CON I PROTAGONISTI DELL’ULTIMA EDIZIONE DEL FESTIVAL ‘VOCI PER LA LIBERTÀ – UNA CANZONE PER AMNESTY’

“VxL Highlights 2025 – Diamo voce ai diritti” è la nuova raccolta musicale di Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty, lo storico festival che unisce musica e diritti umani. Quest’anno il format si rinnova: le canzoni degli artisti che hanno partecipato alla 28ª edizione del festival saranno trasmesse ogni martedì, dal 28 ottobre, all’interno di “Volume”, il magazine di musica e cultura pop di Radio Popolare, e poi disponibili in podcast sul sito della radio. Le parole degli artisti si alterneranno ai loro brani ispirati ai diritti umani e ai temi del festival. Quattordici artisti per quattordici canzoni che hanno segnato l’edizione 2025: una tracklist ricca e diversificata che attraversa generi musicali differenti, legata dal filo conduttore dei valori universali di libertà, uguaglianza e giustizia. Ad aprire la raccolta i brani di Dargen D’Amico e Giovanni Segreti Bruno, vincitori del Premio Amnesty International Italia rispettivamente nelle sezioni Big ed Emergenti. Seguono i finalisti e gli ospiti di Voci per la Libertà. Tra i finalisti: Manuela Zero, vincitrice del Premio della critica; Lady Sox, Premio del pubblico; Andrea Kabo, Premio dello staff del festival, e Manù Squillante. Tra gli ospiti: Paolo Jannacci e Martina Attili, entrambi finalisti del Premio Amnesty Big; il duo Marcondiro e Nour Eddine, vincitori del Premio Voci per la Libertà. Completano la tracklist Statuto, Jenco, Assia Fiorillo e i giovani rodigini Artika e Alysson. “Questo nuovo format – dichiara il direttore artistico Michele Lionello – è un’occasione per rivivere, attraverso parole e musica, le emozioni della 28ª edizione di Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty. Una tre giorni intensa di musica, arte e impegno civile che ha animato Rovigo lo scorso luglio, celebrando i cinquant’anni di Amnesty International Italia con artisti emergenti e grandi nomi della musica italiana sensibili ai temi dei diritti umani”.

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Esce oggi CLESSIDRA il primo singolo di BIANCA D’APONTE
Prodotto da Saverio Lanza e arricchito dai cori di Cristina Donà
Anticipa l’album “Ensemble per BIANCA D’APONTE” in distribuzione dal 24 ottobre
IL BRANO: Clessidra (Bianca d'aponte)

Un addio di due amanti, il cui tempo segnato da una clessidra è già terminato. Un addio tra due anime libere e pure, ma anche un congedo che somiglia a un dono da scartare nei momenti più difficili. E’ CLESSIDRA, il singolo di BIANCA D’APONTE - disponibile da oggi su tutte le piattaforme di streaming e download - che anticipa l’uscita dell’album “Ensemble per BIANCA D’APONTE” (Gro dischi/Ird), disponibile in formato fisico e digitale a partire dal 24 ottobre. Si tratta del primo disco dove sarà possibile ascoltare la voce della giovane e talentuosa cantautrice scomparsa prematuramente nel 2003, all’età di 23 anni, mentre stava lavorando al suo album d’esordio. A lei è dedicato l’omonimo premio, riservato alla canzone d’autore al femminile, che quest’anno si terrà ad Aversa il 24 e il 25 ottobre. La produzione di Clessidra è di Saverio Lanza che ha rivestito le parole di un sound elettronico ed elettrico arricchito dal coro evocativo di Cristina Donà. “La voce calda, calma, consapevole e adulta di Bianca – scrive Elisabetta Malantrucco, che ha curato la guida all’ascolto dell’album - ne esce ancor più viva e contemporanea. Sorprende anche come la forza del testo, con le sue ambiguità, arrivi inesorabile alle orecchie di chi ascolta: ‘puoi portarti via tutte le parole che ho per te ed ognuna ti canterà di me’”.
L’ALBUM - Dieci brani in tutto, che permetteranno di ascoltare la voce di Bianca restaurata e masterizzata da Tommy Bianchi con la supervisione di Foffo Bianchi. La produzione è stata poi affidata a musicisti amici del Premio ed estimatori della cantautrice, che hanno rivestito le canzoni di nuove sonorità. L’“Ensemble per Bianca” è composto da Giuseppe Gioni Barbera, Andrea Beninati, Bungaro, Max Calò, Mimì Ciaramella, Alessandro Crescenzo, Cristina Donà, Biagio Felaco, Saverio Lanza, Fausto Mesolella, Mauro Palmas, Marcello Peghin, Giulio Proietti, Raffaele Quarta, Sandro “Raff” Rosati, Ferruccio Spinetti e Cristiana Verardo. La masterizzazione finale è di Alessandro Guasconi ed è stata effettuata presso il Virus Studio.  L’album, realizzato grazie al contributo dI NUOVOIMAIE, è stato ideato e creato dal collettivo “Noi siamo un arcipelago” composto da Elisabetta Malantrucco e Mauro De Cillis, Enrico Deregibus, Duccio Pasqua, Ferruccio Spinetti, Cristiana Verardo, Premio Bianca d’Aponte.

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Teho Teardo Plays Twin Peaks and Other Infinitives
il nuovo album di Teho Teardo
con Stefano Bollani, Abel Ferrara, Keeley Forsyth e altri
in uscita il 31 ottobre 2025 su cd, vinile e digitale
 
Esce il 31 ottobre Teho Teardo Plays Twin Peaks and Other Infinitives, il nuovo disco di Teho Teardo a cui hanno collaborato Stefano Bollani, Abel Ferrara, Keeley Forsyth e numerosi altri musicisti. Teho Teardo presenterà i brani del nuovo album in tre i concerti: 14 ottobre a Torino, per Torino Spiritualità, il 29 ottobre al MAXXI di Roma e il 31 ottobre a Parma, al Complesso monumentale della Pilotta per il Festival il Rumore del lutto, dove suonerà anche il 18 ottobre con Blixa Bargeld. Infinitives sono verbi all’infinito da poter declinare per affrontare il momento complesso che stiamo vivendo. Sono frammenti melodici presenti nelle composizioni di Barbara Strozzi, Henry Purcell, J.S. Bach, Angelo Badalamenti, arrivati fin qui perché viaggiano nell’aria, come canti di uccelli registrati la notte, nei boschi. Are we falling in love? canta una voce bianca nella prima traccia dell’album, Falling. È la stessa domanda che si è posto Teho Teardo durante una delle registrazioni ambientali notturne che effettua nei boschi, al confine tra Italia e Slovenia. La scoperta di un equilibrio magnifico. Un sentimento ancora indefinito, impalpabile, simile all’innamoramento, improvviso e alienante, evocato dall’ascolto delle melodie degli uccelli notturni e dal pulviscolo sonoro, popolato da micro-pattern ritmici, versi, canti, richiami, ululati distanti, vento che sposta le foglie. Mi sono chiesto se mentre ero lì - racconta Teho - immerso nel buio del bosco mi stessi innamorando di qualcosa, senza sapere di cosa si trattasse. Ho ritrovato quella domanda in una canzone, Falling, che per questo motivo apre il disco. E così la melodia del tema di Twin Peaks mi pare arrivata fino a me attraverso i canti degli uccelli. Ho cercato altri frammenti melodici e li ho ritrovati tra le composizioni di Barbara Strozzi, Henry Purcell, Angelo Badalamenti e persino Bach. Anche queste melodie sono state tracce che mi hanno guidato nella ricerca all’interno del suono. Le ho trasformate in un nuovo contesto armonico che fosse soltanto mio. Nel lavoro di trascrizione, la ricerca delle melodie, di frammenti originali o di altri compositori. Temi musicali classici, echi di epoche felici, tornano indecifrabili e diventano altro. Suoni che diventano verbi all’infinito, e poesia. Stefano Bollani - continua Teho - mi ha aiutato a sondare questi universi. Il suo pianoforte è stato una lente di ingrandimento, uno strumento di conoscenza più approfondita, un sostegno nella ricerca. A lui, alle voci di Keeley Forsyth, Abel Ferrara e del piccolo Vito Bondanese, a tutte le musiciste e i musicisti che hanno suonato in questo album sono grato per ciò che abbiamo scoperto. In questo disco, i temi musicali a cui Teardo si è ispirato portano altrove rispetto al luogo musicale che indicavano, per arrivare a un diverso sentire. Nelle note di copertina, lo scrittore Paolo Pecere racconta, infatti, che il vero viaggiatore usa le mappe per andare in posti che queste non segnano e si domanda, infine, se vogliamo ancora distinguere illusione e verità, artificio e natura. È sempre più difficile farlo; eppure, ancora ci innamoriamo. La pubblicazione di questo nuovo album si inserisce in un momento particolarmente importante per la carriera di Teho Teardo. Recentemente, è stato invitato a partecipare alla 82ª Mostra del Cinema di Venezia con le colonne sonore sia del film “Ammazzare Stanca. Autobiografia di un assassino” di Daniele Vicari, che della serie televisiva “Portobello” di Marco Bellocchio, dedicata al caso giudiziario di Enzo Tortora, che verrà distribuita nel 2026 da HBO. Inoltre, Teardo ha presenziato la Paris Fashion Week, in occasione della sfilata della nuova collezione di Mugler, per cui ha composto le musiche. Una nuova produzione legata all’alta moda, dopo quelle per Sportmax degli anni precedenti.
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ANDREA MOLINARI
Esce il singolo Awakening che anticipa l’omonimo album in uscita a settembre
 
Dopo l’uscita del suo acclamato album 51 nel 2019, Andrea Molinari torna con un nuovo lavoro discografico dal titolo Awakening | Il tutto nel nulla, in uscita il 12 settembre 2025 per l’etichetta Ropeadope. Il nuovo progetto di Molinari amplia ulteriormente il suo linguaggio chitarristico e compositivo, offrendo una visione maturata dopo anni di riflessione sullo stato del mondo. Il pensiero di Leopardi nello Zibaldone recita: “I fanciulli trovano il tutto nel nulla, gli uomini il nulla nel tutto”. Questo concetto è il cuore pulsante di Awakening | Il tutto nel nulla: un viaggio musicale che esplora il legame con le origini, la memoria e la riscoperta di uno sguardo puro sul mondo, tipico dell’infanzia. L’album vede la partecipazione del sassofonista olandese Ben van Gelder, insieme a una formazione d’eccellenza composta dal trombettista Alessandro Presti, il pianista Enrico Zanisi, il bassista Francesco Ponticelli e il batterista Enrico Morello. «Ci sono musicisti che trasformano le difficoltà del mondo e delle loro vite in musica positiva, capace di offrire conforto a chi l’ascolta; troviamo Andrea Molinari perfettamente autentico in questo ruolo. È un artista rinfrescante e ispiratore, e attendiamo con grande entusiasmo il suo nuovo progetto» (Louis Marks, Ropeadope). Awakening | Il tutto nel nulla sarà anticipato da due singoli: il primo, “Awakening”, uscito l’11 luglio, e il secondo previsto per l’8 agosto. L’album è realizzato con il contributo del Fondo PSMSAD (INPS). Le copie fisiche saranno stampate su carta riciclata, in linea con un approccio sostenibile e rispettoso dell’ambiente.
 

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Ciccio Merolla
“’O sole mio si’ tu”
dal 13 giugno

Ciccio Merolla accende l’estate con un nuovo inno alla luce interiore: arriva “’O sole mio si’tu” (Jescesole/Belive) in radio e su tutte le piattaforme dal 13 giugno. Un viaggio tra ritmo, rinascita e passione partenopea: il nuovo singolo è una celebrazione dell’energia che ci abita. C’è un sole che non conosce tramonto. Non sorge all’alba, né svanisce al calar della sera. È un sole che vibra dentro, che scalda l’anima e dà ritmo ai nostri sogni. Con “’O sole mio si’tu” Ciccio Merolla firma un nuovo inno alla forza interiore, un brano che è molto più di una canzone d’amore: è un’esplosione di energia, un invito a riscoprire se stessi attraverso il potere della musica. Già dal titolo, omaggio affettuoso alla tradizione musicale partenopea, il brano svela la sua duplice anima: radici e visione, danza e introspezione. “’O sole mio si’ tu” è un abbraccio sonoro che parla di rinascita, di fuoco interiore, di quella scintilla personale che ci tiene vivi, anche nei momenti più bui. “Non è solo una dedica a una persona amata,” racconta Merolla, “ma un invito a riconoscere quel sole che ognuno di noi ha dentro. A volte brucia, a volte sembra lontano… ma vale sempre la pena cercarlo.” Il brano è un concentrato dell’universo artistico dell’artista napoletano e si traduce in un sound che unisce il respiro sudamericano alla sua profonda anima partenopea: percussioni calde, vibrazioni latine, radici napoletane. Congas, bongos e claves si intrecciano a sonorità moderne, in un viaggio sonoro che invita al movimento e all’ascolto interiore. A firmare con lui gli arrangiamenti e la produzione, Francesco Garramone e Pietro Scalera, musicisti che condividono visione e passione. “Il ritmo può portarti lontano,” dice Merolla, “ma ti riporta sempre a casa. Questa canzone nasce da un’esigenza profonda: raccontare il desiderio autentico di cambiare, di migliorarsi, di accendersi di nuovo.” Ciccio Merolla è tra gli artisti più eclettici e amati della scena musicale napoletana contemporanea. Percussionista straordinario, autore, cantante, attore, è considerato da critica e pubblico come uno degli eredi più autentici di Gegè Di Giacomo. Vanta oltre vent’anni di carriera. La sua cifra stilistica è fatta di contaminazioni ritmiche, poesia urbana e una capacità rara di fondere corpo e spirito nella musica. Con i suoi successi è stato capace di emozionare, di raccontare luci e ombre di una città, di far danzare, di ispirare un modello di vita positivo portando la sua musica a diventare simbolo di un risveglio collettivo. Oggi, con “’O sole mio si’ tu”, rilancia un messaggio ancora più profondo: cercare quella spinta vitale, quell’energia che fa amare la vita, scegliere dunque ogni giorno di essere la propria luce. “Parliamo tanto dell’effetto Mozart – conclude – ma esiste anche un effetto Napoli: ritmo, verità, vita. La musica non ti dice cosa fare. Ti accompagna. Ti riaccende, se glielo permetti. ‘O sole mio si’ tu’ è proprio questo: una mano tesa verso la luce. La luce interiore”.
 
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MALDESTRO TORNA CON "LE CHIAVI DI CASA", UNA BALLATA FOLK-POP CHE RACCONTA MEMORIA E RESILIENZA
Il nuovo singolo, in uscita il 6 giugno per Arealive, anticipa l'album previsto per fine 2025

Antonio Prestieri, meglio conosciuto come MALDESTRO, torna a pubblicare nuova musica con nuovi testi, e lo fa con un brano che segna un ritorno alle origini della sua poetica cantautorale. "Le chiavi di casa", in uscita giovedì 6 giugno per l'etichetta indipendente Arealive, è una ballata folk-pop che intreccia ricordi personali e universali, trasformando la malinconia in un inno di resistenza. Prodotto artisticamente dallo stesso cantautore è stato registrato da Fabrizio Piccolo presso gli storici Auditorium Novecento di Napoli. "Le chiavi di casa" si presenta come una canzone intima e viscerale, dove le atmosfere acustiche si mescolano a un testo che scava nell’infanzia dell’artista. Il brano, e tutto il suo repertorio, verrà presentato dal vivo il prossimo 08 luglio a Napoli in occasione del “Festival Insuperabili” presso  Villa di Donato. "Ho scritto e programmato questo nuovo lavoro tra le mura della mia casa d’infanzia. Un posto che non ha bisogno di spiegazioni, perché ti conosce prima ancora che tu impari a spiegarti. Da lì sono venute fuori canzoni e monologhi impastati di vita vissuta, radici, cicatrici, e verità. È stato come sempre: una montagna russa, un incontro di boxe, una carezza dopo l’amore. Una tempesta quieta. Un confronto con il mondo e con lo specchio. E forse, quelle chiavi, le abbiamo tutti da qualche parte in tasca." - racconta Maldestro.

LA GENESI DEL PROGETTO
Per prepararsi alla scrittura del prossimo album, Maldestro ha scelto di trascorrere diverse settimane nella sua casa d’infanzia, ripercorrendo i luoghi e le emozioni che hanno segnato la sua crescita. Un viaggio nel tempo che ha dato vita a musica e testi in cui memoria e presente si fondono. "Tornare lì, dove tutto è cominciato, è stato come riavvolgere un nastro. Ho ritrovato odori, suoni e silenzi che credevo dimenticati. E in quelle stanze ho scritto alcune delle canzoni più sincere della mia carriera."

L’ALBUM IN ARRIVO
"Le chiavi di casa" è il primo assaggio del nuovo album, previsto per fine 2025, che promette di essere il lavoro più personale e maturo dell’artista campano. Un disco che, tra folk, pop e suggestioni acustiche, esplorerà temi come l’appartenenza, il tempo che passa e la ricerca di autenticità.