Enrico Ruggeri – As if (Autoprodotto, 2017)

A poco più di un anno dalle curiose decostruzioni sonore dell’ottimo “White Out” condiviso con Luca Barachetti dei Bancale, arriva “As if”, il nuovo album del musicista ed ex Hogwash Enrico Ruggeri. Lasciatosi alle spalle le passate esperienze, questo disco è il punto d’arrivo di un percorso d’indagine sonora inaugurato con “Musteri Hinna Föllnu Steina” (dall’islandese “Il tempio delle pietre cadute”), lavoro del 2012 edito da Neverlab dischi che mediante l’utilizzo di field recordings, drones, soundscapes e continue manipolazioni sonore, trasforma in musica i suoni quotidiani, creando suggestive ed oscure rêveries dall’indubbio potenziale evocativo. Qui il suono si fa ambiente che accoglie l’ascoltatore, nonché veicolo per memoria e immaginazione personali. L’album, disponibile solo in formato digitale sulla pagina Bandcamp dell’artista segue ancora questo modus operandi, ma è anche la sintesi di un progetto inaugurato e mai portato a termine tra performance concettuale e parodia, chiamato: “30 dischi in 30 giorni” che si proponeva appunto di offrire per 30 giorni un disco di musica inedita giornaliero. L’idea curiosa, che fotografa una condizione discografica del nostro tempo (non così lontana dalla realtà) è sintetizzata in questo “As If” che racchiude i momenti migliori delle tracce pensate per questo percorso, mescolando sintetizzatori analogici, manipolazioni digitali e la voce d’apertura di Jennifer Williams che recita una poesia scritta da una ragazza Yugoslava conosciuta per caso online. Le sei tracce di “As If” sono semplicemente accompagnate dal segno / in progressione (//-///-///// [...]) a sottolineare ( forse) ancor più l’assenza di eventuali condizionamenti per l’ascoltatore, che qui è completamente libero di scegliere il proprio intimo e personale approccio narrativo/emotivo ai brani e di ritrovarne il personale significato. “Anche se il testo introduttivo può indurre a pensare il contrario, questo è un disco in parte speranzoso” sottolinea il musicista. Ci sono suoni e cromatismi per me in buona parte inediti e tesi a evocare nuove possibilità di immaginazione. La conquista di un continente ma anche il genocidio di un popolo; l’essere inondati da una luce salvifica che però può essere pure un’esplosione nucleare al rallenty”, continua il musicista. In definitiva “As if” è un album molto suggestivo e onirico, capace di fondersi letteralmente con il proprio ascoltatore mobilitandone l’immaginazione, quasi come un piccolo film sonoro pronto ad accogliere la nostra personale trama. 


Marco Calloni

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