(a cura di) Nicola Scaldaferri, Le zampogne a Terranova di Pollino. Musiche e contesti urbani e profani, SquiLibri 2016, Euro 15,00, pp. 96 Libro con Cd

Caratterizzata da tempo immemore dalla presenza di suonatori, cantori e danzatori l’area lucana alle pendici del Parco Nazionale del Pollino, è un esempio di tradizione viva ed in continua trasformazione. In particolare a Terranova di Pollino, ancora oggi, è possibile ascoltare strumenti come la zampogna e la surdulina, ascoltare numerosi generi di canto ed assistere a particolari forme di danza, retaggio di una complessa cultura musicale in cui si intrecciano riti religiosi e festività profane. Illuminante nell’illustrare questo articolato panorama sonoro è il libro con cd “Le zampogne a Terranova di Pollino. Musiche e contesti urbani e profani”, curato da Nicola Scaldaferri e nato all’interno del progetto “Le Novene natalizie al suono delle zampogne a chiave ed il legame tra religione e tradizione”. Partendo dalle registrazioni raccolte da ricercatori come Roberto Leydi, e Pietro Sassu, unite alle proprie ricerche sul campo e a quelle dei musicisti impegnati della riproposizioni dei materiali tradizionali, Scaldaferri ci offre la possibilità di immergerci nell’universo sonoro di Terranova di Pollino, spaziando dalla musica devozionale delle novene e delle processioni, alle pastorali e le tarantelle per il ballo, ricostruendo i suoni del calendario religioso, rituale e lavorativo che caratterizzava il territorio lucano. Aperto dalla prefazione di Giuseppe Ciancia, dal contributo di Giuseppe Salamone “La Musica Tradizioanle, tra devozione religosa e occasioni profane”, e dai ricordi e testimonianze relative alla Novena di Natale, il volume entra nel vivo con le risultanze della ricerca del curatore. Nicola Scaldaferri, infatti, dopo una breve contestualizzazione storica, si sofferma sulla morfologia e le tecniche costruttive della zampogna e della surdulina, per poi dare ampio spazio alle musiche e ai repertori per sola zampogna, corredando il tutto con trascrizioni e descrizioni accurate delle tecniche esecutive. Viene, così, ripercorsa e ricostruita, l’attività musicale di tre generazioni di suonatori e costruttori di zampogne, ed in particolare di Salvatore e Leonardo Lanza. Carmine Salamone, Leonardo Riccardi e Giuseppe Salamone, fino ai musicisti degl’anni Ottanta e Novanta, tutti accomunati dalla condivisione di repertori appresi secondo le modalità di trasmissione orale proprie di una cultura tradizionale. Ad arricchire il tutto, oltre alla corposa sezione fotografica, è il disco che raccoglie un’antologia di ventotto brani, articolati in tre gruppi. I primi tredici brani risalgono alle registrazioni effettuate da Roberto Leydi a Rionero in Vulture (Pz), il 31 maggio 1987, in occasione di una rassegna sugli strumenti tradizionali lucani e nel corso della quale si esibirono Carmine Salamone alla surdulina e Salvatore Antonio Lanza con la zampogna a chiave di 3,5 palmi. La seconda parte, in cui sono raccolte le registrazioni effettuate il 2 agosto 1997, da Scaldaferri con Pietro Sassu, vede protagonista Leonardo Antonio Lanza (cugino di Salvatore Antonio) che alla zampogna di 3,5 palmi, di sua costruzione, esegue “Tarantella”, “Pastorale”, “Bersagliera” e “Passeggera”. Nella terza ed ultima parte, invece, trovano posto le registrazioni realizzate nel 2015 da Leonardo Riccardi presso lo studio di registrazione del gruppo Suoni di Terranova di Pollino, e documenta il passaggio fondamentale dalla vecchia generazione di suonatori a quella dei giovani musicisti e non è un caso che in conclusione ci sia una gustosa “Tarantella Pop” a documentare la tradizione in movimento verso il futuro. La preziosa ricerca di Scaldaferri, la ricca raccolta fotografica e il prezioso disco, documentano la vitalità di una panorama sonoro, come quello di Terranova di Pollino, che riesce a rinnovarsi senza perdere la sua matrice tradizionale, e questo anche per merito delle nuove generazioni che con il loro approccio hanno saputo conservare questo patrimonio culturale. 


Salvatore Esposito

Posta un commento

Nuova Vecchia