Modesto Brian e Domenico Zamboni, La Grande Guerra cantata. Storie di uomini, di donne e di canzoni, Agorà Factory Editore 2016, pp. 192, Euro 18,00 Libro con CD

Pubblicato da Agorà Factory con il contributo dell’Associazione Culturale Bandabrian, della Banca San Giorgio e della Regione Veneto, “La Grande Guerra cantata. Storie di uomini, di donne e di canzoni” raccoglie i frutti di trent’anni di ricerche sul campo condotte da Modesto Brian e Domenico Zamboni, i quali hanno messo insieme un enorme corpus di canti relativi alla Prima Guerra Mondiale, partendo dalla Val Posina nei primi anni Novanta per estendere il raggio d’azione alla Val d'Astico, l'Altopiano di Asiago, fino toccare la pianura veneta e le valli trentine. Chi conosce i pregevoli lavori di Bandabrian come lo splendido “Col primo colto Asiago l’è stato colto”, sa bene con quanta dedizione e rispetto questi due ricercatori si muovano attraverso la musica tradizionale ed in particolare i canti della Grande Guerra, e se quel disco era un primo risultato del loro intenso lavoro di ricerca, questo libro ne rappresenta il più compiuto coronamento che ne cristallizza i risultati. Aperto dalla interessante introduzione dello storico Emilio Franzina, il volume è un’opera unica nel suo genere in quanto offre al lettore un vero e proprio viaggio nella memoria del primo conflitto mondiale, il cui svolgimento viene ricostruito non solo attraverso gli oltre cento canti selezionati e divisi tematicamente corredati dal testo e dalla trascrizione della linea melodica, ma anche con le storie legate agli informatori, storie poco note ma dense di fascino di uomini, donne, montagne, valli, battaglie, e paesi, frammenti di vita di un secolo fa in cui si intreccia il dramma della guerra, avventure eroiche e fughe disperate. Il susseguirsi dei capitoli procede attraverso il criterio cronologico e quello tematico, prendendo le mosse dal periodo della neutralità italiana, passando per la partenza dei primi soldati trentini per la Galizia e di quelli veneti per i vari fronti, fino a toccare la Strafexpedition del 1916 con il bombardamento dell’Altipiano dei Sette Comuni e l’esodo delle popolazioni. La sequenza dei canti entra nel vivo con l’entrata in guerra dell’Italia e i canti relativi alle battaglie sulle montagne dall’Ortigara al Monte Grappa, dal Priaforà al Cauriol, fino al Pasubio. In parallelo scopriamo le storie di prigionieri, disertori, donne soldato come la Bersagliera, o ancora quella eroica di Chiarina Dal Prà, crocerossina della Val Posina, decorata con medaglia d’oro al valore e insignita della croce di Vittorio Veneto. Particolarità ulteriore del volume è la presenza delle musiche da ballo suonate nelle retrovie dai soldati francesi e scozzesi arrivati sul fronte italiano dopo Caporetto, ed ancora il contrasto forte del contenuto dei canti di trincea, tra l’esaltazione della guerra degli Arditi e le disperate invettive contro chi l’aveva voluta. Se accurata e non casuale è la scelta dei canti di cui è presente testo e linea melodica, ancor più dettagliati sono i riferimenti che li arricchiscono, spaziando dalle poesie insegnate e cantate nelle scuole nel primo dopoguerra, al ruolo dei cantastorie e dei loro fogli volanti che racchiudevano storie e memorie da riportare alla luce dall’oblio del tempo, fino a toccare le varianti e i diversi adattamenti di uno stesso brano a seconda dei luoghi. Insomma Brian e Zamboni hanno ordinato un patrimonio storico e culturale di grande importanza, e questo nonostante le difficoltà incontrate. Ad impreziosire il libro è un corposo apparato iconografico con foto inedite e cartoline curato da Andrea Rossett, e uno splendido cd allegato con oltre ottanta tracce, raccolte e registrate dalla viva voce degli informatori. “La Grande Guerra cantata” è, dunque, un lavoro pregevole non solo dal punto di vista storico ma anche da quello etnomusicologico, un’opera da leggere e custodire con cura perché in essa è racchiusa un pezzo importante della storia della nostra nazione. 

Salvatore Esposito

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