Curato dal Dr. Sonam Wangchok e realizzato in la collaborazione con l’Himalayan Cultural Heritage Foundation (HCHF), “Compassion – Himalayan Buddhist Mantras” è uno splendido album, pubblicata da Felmay, che focalizza la propria attenzione sull’area Himalayana, raccogliendo quattro mantra tipici di quest’area. Come suggerisce l’etimologia della parola da sanscrito, i mantra (il verbo “man” che vuol dire “pensare” unito al suffisso “tra (krt)” che corrisponde a “compiere, agire” ma anche “proteggere”), nel loro significato proprio sono il "veicolo o lo strumento del pensiero", ovvero una "espressione sacra", formule invocatorie mistiche dalle intrinseche vibrazioni sacre basate sul valore metafisico della Parola, come espressione suprema del principio primo della creazione. Contenendo nel loro interno una grande energia spirituale, i mantra se eseguiti in maniera appropriata consentono all’uomo di purificare la mente e la coscienza, e risvegliare il suo Io, fino a metterlo in contatto diretto con il divino, che gli conferisce l’Illuminazione. Registrato presso i Dayangs Studio a Leh in India tra settembre e dicembre 2013, il disco vede protagoniste le voci di Padma Dolkar Wanla, Tashi Dolkar, Ven. Jigmed, Tsering Chorol (liuto himalayano), e Doriey Stakmo (cimbali), a cui si aggiungono il flauto tibetano suonato da Angchuk Ralam e le percussioni cinesi di Tsering Norphel. Ad aprire il disco è l’antico mantra “Om Tare Tuttare - Ture Swaha” dedicato a Tara, la Madre di tutti i Buddha, la cui compassione permette di rendere meno dure le sofferenze sia fisiche sia spirituali che ci colpiscono. Il brano essendo legato alla meditazione tantrica è utilizzato dai praticanti del ramo tibetano del Buddhismo Vajrayana per sviluppare quelle qualità interiori necessarie a comprendere gli insegnamenti essoterici ed esoterici dell’antica sapienza. Segue “Om Mani Padme Hūm”, mantra sanscrito in sei sillabe, spesso scritto nelle rocce o scritto su foglietti di carta inseriti nelle ruote della preghiera ed universalmente noto per essere associato ad Avalokitesvara, un Bodhisattva della compassione. La sua recitazione è necessaria per raggiungere la saggezza attraverso un percorso fatto di generosità, etica, pazienza, perseveranza e concentrazione. “Om Ah Hum Vajra Guru Padma Siddhi” è un mantra in dodici sillabe nel quale vengono rappresentati gli insegnamenti principali del Buddha, essenza delle ottantaquattromila Porte della Legge. Associato alla immensa potenza di Padmasambhava la sua recita consente all’uomo di ottenere saggezza e benedizione in larga misura. Chiude il disco “Om Muni Muni Maha Muniye Swaha”, un mantra del Buddha Shakyamuni, le cui sillabe racchiudendo forza ed energia consentono il raggiungimento dell’essenza dell’illuminazione, ed allo stesso tempo controllano la sofferenza del mondo materiale, dei pensieri autoindulgenti e delle illusioni. Se profondissimo è il significato spirituale di questi mantra, di pari importanza è anche quello prettamente musicale, infatti laddove le voci si intrecciano e dialogano in maniera profonda, l’ascoltatore viene pervaso da un senso di armonia interiore, dettata anche dal sublime intreccio strumentale in cui percussioni, cimbali, flauto e liuto tessono linee melodiche di grande suggestione. “Compassion” è, dunque, un documento prezioso che non mancherà di sorprendere tanto i cultori della tradizione musicale himalayana, quanto gli ascoltatori casuali che vi dedicheranno la loro attenzione.
Salvatore Esposito
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