Curato dall’etnomusicologo Emiliano Migliorini “Santi, Pantasime e Signori” raccoglie le registrazioni sul campo effettuate, nell’arco di due anni, per il progetto di studio e ricerca “Feste Della Bassa Sabina”, ponendo grande attenzione sulla varietà di espressioni sonore che le caratterizzano e diversificano di paese in paese, secondo tratti di peculiarità e riconoscibilità. Non è un caso, infatti, che nella compilazione si sia scelto di seguire il calendario annuale e di porre in evidenza alcuni momenti rituali e musicalmente più rilevanti delle feste di Sant' Antonio Abate a Montopoli (gennaio), del Carnevalone Poggiano e del Carnevalone Liberato di Poggio Mirteto (febbraio-marzo), di San Liberatore a Magliano Sabina (maggio), di Sant'Antimo a Nazzano (maggio-ottobre), di San Barnaba e la Madonna della Noce a San Polo, frazione di Tarano (giugno), e Sant'Anna e Madonna del Ponte a Granica, frazione di Castelnuovo di Farfa (settembre). Pur essendo solo frammenti di un panorama sonoro molto più complesso, il disco fotografa in modo eccellente gli aspetti distintivi delle singole feste dal punto di vista etno-musicale, mettendo in luce da angoli visuali differenti tutti quei meccanismi socio-culturali afferenti ai momenti rituali, cerimoniali, ludici, espressivi, conviviali, e musicali. Si tratta insomma di materiale documentario di grande pregio, che ci consente di scoprire i diversi universi festivi in cui la cultura materiale ed immateriale esprime tutta la sua creativa vitalità. E’ il caso ad esempio delle musiche da banda, la cui importanza è determinante nello scandire i tempi della ritualità nei contesti religiosi, ed in questo senso si vedano ad esempio le registrazioni di “Lucia” suonata dalla Banda Di Montopoli (Vi), ma anche “E’ L’Ora Che Pia” e “Noi Vogliam Dio” eseguite dalla Banda Comunale di Magliano Sabina, o ancora “Tiziana” e “Il Piave” della Banda Musicale di Nazzano. Non manca un focus sul repertorio vocale connesso alle feste patronali con gl’inni dedicati a Sant’Antonio a Montopoli, Sant’Antimo a Nazzano e alla Madonna della Noce a San Polo, Terano, tuttavia ampio spazio è riservato alle articolate celebrazioni del Carnevale a Poggio Mirteto del quale vengono documentate le articolate pratiche musicali in cui protagonista è ora la Banda (“Carnevalata” e “Note In Allegria”) ora dei carri (“Paesaggio Sonoro (Sandokan)”, “Se Te La Pigli”). Da ultimo “Il Ballo Della Pupazza” di Granica e “Il Saltarello” di Poggio Mirteto, sono la testimonianza di come il ballo svolga ancora, seppur in forma del tutto mutata rispetto al passato, una funzione di rilievo all’interno della ritualità o dell’intrattenimento. Ad accompagnare il disco c’è anche il libro omonimo, arricchito da diversi saggi di grande interesse, che descrive nel dettaglio i vari fenomeni festivi dell’area della Bassa Sabina, soffermandosi sul "sistema dei festaroli", sui banchetti rituali, nonchè sulla costruzione dei carri carnevaleschi e dei fantocci antropomorfi (“Pantasime”).
Salvatore Esposito
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