Tammurrianti: Intervista a Michele Maione

In occasione della pubblicazione del progetto didattico “Tammurrianti”, metodo in dvd dedicato all’apprendimento della tammorra e del tamburello, abbiamo intervistato il percussionista partneopeo Michele Maione, curatore dell’opera insieme ad Emidio Ausiello, ed insieme a lui abbiamo ripercorso la genesi di questa interessante idea per diffondere la cultura delle percussioni popolari, senza dimenticare alcuni focus sulle tecniche di insegnamento, e le criticità incontrate. 

Come nasce il progetto didattico Tammurrianti? 
Il progetto Tammurrianti nasce dall'esigenza e la volontà di due percussionisti napoletani di iniziare a creare un percorso didattico sui tamburi a cornice della tradizione italiana: la tammorra e il tamburello. Abbiamo impiegato circa due anni per realizzare questo lavoro, ci siamo resi conto che erano tante le cose da dire e da far vedere, ma allo stesso tempo parlare dei ritmi e delle tecniche della tradizione popolare è qualcosa di molto delicato, di conseguenza tutto questo tempo ci è servito a mettere a punto una vera e propria sceneggiatura cercando di non trascurare nessun aspetto. Ma la vera novità di questo lavoro è quella di trattare lo strumento in questione, didatticamente come tutti gli altri strumenti musicali, con tanto di notazione, esercizi eseguiti con il metronomo a diverse velocità, riprese con tre telecamere per avere prospettive diverse. 

Dagli stage didattici al dvd, quali sono le potenzialità di un metodo per tamburello su dvd, e quali sono i limiti? 
Tutto quello che abbiamo inserito in questo lavoro è il frutto di anni di esperienza, sia musicale, avendo rappresentato questi tamburi nei maggiori festival internazionali di musica etnica, sia didattica con stage, laboratori e seminari che teniamo in giro per l'Italia. Chiaramente un DVD non può mai sostituire un vero e proprio maestro, ma la potenzialità è quella di avere dei riferimenti chiave sempre a portata di mano, quindi consultabili in qualsiasi momento. 

Al progetto hanno aderito anche alcuni importati artisti come Anna Cinzia Villani, Antonio Infatino e Valentina Stella, quanto è stato importante il loro apporto? 
Il video si compone oltre che della parte didattica in studio, di una parte “dimostrativa”, atta a dare degli spunti pratici su come si può applicare ciò che abbiamo spiegato nel capitolo in questione. Siccome “Tammurrianti volume 1” tratta dell'approccio alle tecniche tradizionali, abbiamo coinvolto importanti esponenti del campo, a partire da alcune paranze campane per rappresentare i diversi stili di “tammurriata”, a personaggi di spicco per rappresentare invece i vari stili di tarantella dell'Italia centro-meridionale. Antonio Infantino invece ha scritto la prefazione del libro offrendo degli spunti interessantissimi su come i ritmi delle danze tradizionali si armonizzano con il nostro corpo. 

Quali sono i segreti del vostro metodo didattico? 
In realtà non ci sono segreti, noi ci siamo messi nei panni di una persona che non conosce affatto questo mondo, quindi abbiamo puntato sulla semplicità, sulla chiarezza, ma soprattutto sul rispetto nei confronti di questi strumenti che hanno una storia millenaria, e che oggi hanno bisogno di una loro giustizia didattica ,dato che l'interesse oramai è trasversale, da percussionisti a compositori ma anche semplici amatori. 

Voglio indossare i panni dell'avvocato del diavolo. Quanto conta la pratica sul campo e il talento, rispetto all'apprendimento didattico? 
Sicuramente la pratica ed il talento sono requisiti fondamentali ma che devono essere abbinati ad un giusto percorso di formazione didattica, ma questa è una cosa che vale per tutte le arti e tutte le discipline. 

Parallelamente alla pubblicazione di questo dvd, la vostra attività didattica con stage e laboratori non si è mai fermata, le due cose sono dunque complementari? 
Certo, il DVD-libro ci sta anche servendo come materiale didattico da integrare ai nostri laboratori. La soddisfazione più grande che abbiamo avuto ultimamente, è l'interesse di alcuni conservatori d'Italia che ci invitano a tenere seminari ed a presentare il lavoro. E' fondamentale che il sistema accademico musicale italiano si avvicini al mondo dei tamburi a cornice. 

Quali sono le basi tecniche per poter approcciare lo studio dei tamburi a cornice? 
Tenendo conto delle tante sfaccettature che uno strumento può avere dal punto di vista tecnico, il principio di base è quello di ottenere la maggiore e migliore sonorità con il minor sforzo possibile. Il tamburo deve essere un prolungamento del nostro braccio, quindi non bisogna suonare solo con le mani ma con la partecipazione dei muscoli di tutto il corpo in maniera organica. 

Lo studio delle percussioni popolari implica anche profonde conoscenze sulla musica tradizionale, è per voi una conditio sine qua non? 
Imparare a suonare una tammurriata o una tarantella non è cosa facile, fondamentale è la frequentazione e la pratica con suonatori, cantatori e danzatori esperti; il compito di un metodo didattico è quello di fornire il supporto tecnico, ma il linguaggio va assimilato sul campo. Questo concetto però non vale solo per la musica tradizionale ma per qualsiasi tipo di musica, il jazz, la musica classica, il rock, ma anche il teatro e la pittura.

Cosa non deve fare un insegnante di percussioni tradizionali, che può essere dannoso per chi apprende? 
Dire che esiste un solo modo per poter accompagnare uno stile o un altro di danza, dare la verità assoluta. Il bello della musica popolare è che il ritmo si adatta al corpo e alla mente di ogni singolo suonatore, cantatore o danzatore. 

Concludendo, quanto ha influito la vostra formazione, nel vostro metodo didattico? 
Il nostro metodo didattico è il prodotto della nostra formazione diciamo trasversale, nel senso che ruota attorno alle percussioni etniche del mondo, per cui abbiamo avuto la possibilità di comparare gli strumenti che suoniamo fra di loro. Come per gli uomini, l'evoluzione degli strumenti musicali nasce dal loro incontro e confronto. 


Tammurrianti, Metodo Pratico Per Tammorra e Tamburello, Polo Sud, Libro+DVD, Euro 20,00 
Inedita iniziativa editoriale e didattica, “Tammurianti” è un metodo in dvd per tammorra e tamburello, ideato e curato dai percussionisti napoletani Emidio Audiello e Michele Maione, e pubblicato dalla sempre attiva etichetta partenopea, Polo Sud. Accompagnato da un corposo libro con ben centocinquanta esercizi, il video è suddiviso in due parti, la prima dedicata alla Tammorra, tamburo a cornice tipico della tradizione musicale campana, mentre la seconda è incentrata sul Tamburello, in relazione al suo utilizzo nella tarantella montemaranese, calabrese, e siciliana, nel saltarello abruzzese, e nella pizzica salentina. Si tratta ovviamente di un progetto editoriale destinato ad un target di utenti, con alle spalle già una formazione musicale, tuttavia non si può negare la sua importante portata divulgativa. Emidio Ausiello e il giovane, ma talentuoso, Michele Maione, ci guidano attraverso un universo incredibilmente affascinante, facendoci scoprire non solo gli aspetti tecnici, ritmici e qualche segreto del mestiere, ma ci consentono di immergerci profondamente nel linguaggio della tradizione. Grazie anche alla partecipazione di alcuni ospiti d’eccezione come Valentina Stella, Lorella Monti, Cristina Ventrone, Antonio Infantino ed Anna Cinzia Villani, vengono contestualizzati dal punto storico e musicale, la tammorra e il tamburello, i due principali tamburi a cornice del meridione d’Italia, e per ogni danza ed ogni canto, è davvero splendido poter poi vedere alcune interessantissime dimostrazioni pratiche. Nel complesso “Tammurrianti” ha il pregio di non porsi come un surrogato dell’esperienza o delle lezioni frontali, ma piuttosto diventa un giusto complemento all’apprendimento diretto. Un approfondimento importante, utile anche agli addetti ai lavori, che spesso si trovano a scrivere, a discutere e a discettare sulle percussioni tradizionali, senza magari conoscere le tecniche esecutive o alcuni importanti dettagli tecnici. Insomma il progetto “Tammurrianti” rappresenta una bella novità e siamo certi che il volume 2, sarà partimenti interessante. 


Salvatore Esposito
Nuova Vecchia