Festival World e Trad

I comunicati stampa relativi ai principali festival folk, world e trad 

DAL LOCALE AL GLOBALE

La musica dei popoli torna a Cremona: al via la XII edizione di "Dal locale al globale"
di Fulvia Caruso

Grazie alla generosità della Fondazione Walter Stauffer anche quest’anno avrà luogo la rassegna di lezioni-concerto Dal locale al globale presso il Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali dell’Università di Pavia, con sede a Cremona. Siamo ormai giunti alla XII edizione! Con un piccolo slittamento di un mese rispetto agli anni scorsi, anche quest’anno la rassegna vedrà cinque lezioni-concerto che alterneranno musicisti della tradizione popolare italiana a musicisti delle tradizioni orali straniere.
Si inizia il 27 novembre con Harris Lambrakis, che ci introdurrà alle musiche del nord della Grecia. Proseguiremo il 4 dicembre con Nicola Scaldaferri, etnomusicologo esperto – tra le altre cose – di zampogne del sud Italia, e concluderemo la serie di concerti del 2025 il 18 dicembre con il duo Valla-Scurati, magistrale esecutore di musiche delle Quattro Provincie. Nel 2026 riprenderemo a marzo con due incontri imperdibili: le Nuove quattro colonne, che ci presenteranno un particolarissimo repertorio multivocale di Rovigno d’Istria; e chiuderemo con Tarq Abu Salam, fine suonatore di oud, che ci introdurrà alla musica tradizionale della Palestina.
Se l’anno scorso la rassegna ha dato precedenza alle scuole con le lezioni concerto solo al mattino, questa dodicesima rassegna torna ad alternare lezioni-concerto alle 10.30 (Scaldaferri e Nuove quattro colonne) e alle 17.00, per consentire anche alla popolazione adulta di usufruire di queste occasioni uniche di incontro musicale.
Obiettivo di questa rassegna è di accentuare il potere della musica di viaggiare e abbattere confini geografici e culturali. Tradizioni che nascono e si radicano in un luogo, ma che viaggiano con le persone, e dialogano con altre musiche. Segni di appartenenza e allo stesso tempo di dialogo. Musiche diverse che sicuramente ci racconteranno storie simili e in alcuni casi anche sonorità simili, frutto di storie comuni, di confini variabili, confini politici ma non culturali. Come sempre, saranno non solo incontri musicali, ma anche incontri umani, in cui i musicisti oltre a condividere con il pubblico la loro musica, daranno un particolare accento alla loro esperienza personale di vita come musicisti. Cosa li ha spinti a scegliere un repertorio e/o uno strumento anziché un altro? Cosa li spinge a praticare una musica? Come hanno appreso quella specifica tradizione musicale? Queste sono solo alcune delle domande che si sentiranno fare da Fulvia Caruso, docente di Etnomusicologia e ideatrice della rassegna, da Alessio Giuricin, co-organizzatore di questa rassegna, e da chiunque del pubblico voglia fare domande. 
Le lezioni-concerto sono ad ingresso libero e gratuito e per chi non potesse raggiungerci in presenza, sarà disponibile la diretta sul canale YouTube del dipartimento. La diretta rimarrà a disposizione per la visione anche dopo l’evento.

La musica della Grecia settentrionale apre la XII edizione a Cremona

Prenderà il via giovedì 27 novembre, alle ore 17:00, la dodicesima edizione della rassegna di lezioni-concerto di musiche di tradizione orale "Dal locale al globale" presso il Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali dell'Università di Pavia (Corso Garibaldi 178, Cremona). L’evento di apertura, intitolato "Musica e identità nelle Nuove Terre: uno sguardo sulla Grecia settentrionale", vedrà protagonista il musicista e ricercatore Harris Lambrakis e sarà incentrato sulle musiche del Nord della Grecia. Le "Nuove Terre" (Epiro, Macedonia e Tracia), annesse alla Grecia tra il 1913 e il 1920, rappresentano un crocevia storico e culturale di enorme complessità. L'integrazione di queste regioni ha portato nell'insieme della "musica greca" una moltitudine di nuove tradizioni, acuite dallo scambio di popolazioni del 1923, poiché molti nuovi abitanti giungono nella regione dall'Asia Minore, dal Ponto, dalla Tracia orientale e dai Balcani. Harris Lambrakis guiderà il pubblico attraverso questo vasto e variegato mosaico di tradizioni, dove musica, lingua e religione sono spesso diventate strumenti di rifugio e simboli di comunità. Ma allo stesso tempo anche luoghi di incontro tra diverse tradizioni. L'analisi si concentrerà in particolare sul suono degli strumenti a fiato tradizionali (zampogne, zurnas, kavali, tzamara, clarinetto, sassofono, tromba), strumenti potenti di espressione sonora, che testimoniano sia il passato pre-bellico sia il presente in costante mutamento di queste musiche. Il focus sarà sulla capacità delle musiche, nella loro costante mutazione, di mantenere una caratteristica fondamentale: unire le persone e creare legami, creare comunità, trasferire e realizzare il rapporto con il vecchio e creare il nuovo.
Come di consueto, l’ingresso è libero e gratuito. Per chi non potesse unirsi a noi, l'evento sarà trasmesso in diretta streaming e rimarrà disponibile sul canale YouTube del Dipartimento. La rassegna è ideata e coordinata da Fulvia Caruso, docente di Etnomusicologia del Dipartimento, e Alessio Giuricin, tutor dei corsi.  Dal locale al globale è un’iniziativa resa possibile grazie al sostegno della Fondazione Walter Stauffer ed è patrocinata dal Comune di Cremona.

Per qualsiasi domanda scrivete all’indirizzo dallocalealgolbale@gmail.com.
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ERRICHETTA FESTIVAL
dal 9 al 15 dicembre


Dal 9 al 15 dicembre la quattordicesima edizione di Errichetta Festival, la grande festa della musica tradizionale a Roma, porta l’attesa ventata di incontro e dialogo tra musicisti di diverse parti del mondo. Dalla Catalogna al Libano, passando per le montagne del Tartas, fino in Grecia e in Turchia, sei serate di musiche, canti, balli popolari e seminari di approfondimento per musicisti. I concerti si terranno a Roma al Teatro Garbatella dal 11 al 13 dicembre, nella Chiesa di San Giorgio in Velabro domenica 14 e lunedì 15 dicembre. Un’anteprima cinematografica è prevista per martedì 9 dicembre al Cinema Greenwich mentre i seminari gratuiti si svolgeranno giovedì 11 dicembre e lunedì 15 presso La Città dell’Utopia.
Errichetta Festival ideato e diretto dai musicisti di Errichetta Underground prodotto da Officina delle Culture aps, è finanziato dal Fnsv del Ministero della Cultura Italiano tra i festival di musica contemporanea e d’autore, Errichetta Festival è sostenuto quest’anno anche da Institut Ramon Llull, Municipio Roma VIII, Ismeo Associazione Internazionale di studi sul Mediterraneo e l’Oriente, dall’Istituto Polacco di Roma, dall’Istituto Yunus Emre – Centro Culturale Turco e dal Comune di Roma. 
Questa edizione ci porta in Spagna nella regione Catalana con artisti del calibro di Rita Payés, Efrén López, Julia Colom e Rusó Sala. In Grecia si danzerà con Tropes di Fausto Sierakowski, ma saremo in connessione col mondo orientale dei maqām (melodie tipiche) con un progetto di Federico Pascucci in onore della star della canzone araba, Oum Kulthum (9 dicembre 2025, h 21.00, Cinema Greenwich).
Tra tradizione e rinnovamento il progetto artistico dell’Errichetta Festival propone riscritture della musica popolare, per portare al pubblico creazioni originali basate su suoni, strumenti e danze tradizionali, creando ponti di incontro tra culture.

Paxaras (Spagna) - Tropes (Grecia)
Giovedì 11 dicembre 2025, dalle 20.30 TEATRO GARBATELLA 
Paxaras (Spagna). La cantautrice Rusó Sala e la polistrumentista Míriam Encinas intrecciano tradizione e sperimentazione in un rito intimo sulla libertà di movimento, ispirato al volo degli uccelli (paxaro in sefardita).
Tropes (Grecia). Ciftetelia, Karsilamades, Zeibekika: un repertorio di danze che incarna l’identità del Mediterraneo orientale. Un ensemble virtuoso ne porta in scena l’energia con nuove composizioni originali ispirate alla tradizione.

MEL (Spagna) - Rita Payés (Spagna) 
Venerdì 12 dicembre 2025, dalle 20.30 TEATRO GARBATELLA 
MEL (Spagna) Progetto fondato dall’acclamato polistrumentista Efrén López insieme a Ciro Montanari e Jordi Prats si fonda su composizioni originali e antiche ereditate dai maestri si incontrano in linguaggi modali, cercando un terreno comune e una libertà espressiva che traduce emozioni in musica. Ispirato all’ape mellifera, “Mel” è un progetto che intreccia tradizioni asiatiche e mediorientali con voci e strumenti ospiti, disegnando paesaggi sonori in continua evoluzione.
Rita Payés (Spagna) Con De Camino al Camino, l’ormai acclamata trombonista e cantante Rita Payés firma per la prima volta un album di sole composizioni originali: un percorso vitale che mette al centro la forma-canzone, nutrita da jazz, bossa nova, bolero e tradizione colta e popolare. Debutto in Italia in quintetto con l’aggiunta di un quartetto d’archi.

MIRAMAR (Spagna) - Yallarabì suona Oum Kulthum (Iraq, Libano, Siria, Italia)
Errichetta Underground
Sabato 13 dicembre 2025, dalle 20.30 TEATRO GARBATELLA
MIRAMAR (Spagna) Júlia Colom, voce di Valldemossa, trasforma l’eredità di El Cant de la Sibilla in un linguaggio personale dove jazz, canzone mediterranea, bolero e tradizione maiorchina convivono. In Miramar, debutto che unisce brani originali e popolari, celebra la trasmissione orale e le molte vite delle canzoni.
Yallarabì suona Oum Kulthum (Iraq, Libano, Siria, Italia) Yallarabì, collettivo nato a Roma tra musicisti arabi e artisti italiani, esplora le tradizioni musicali del mondo arabo dall’Iraq al Libano, dall’Egitto alla Siria. Il concerto omaggia Oum Kalthoum con una formazione estesa che rievoca i timbri della sua storica orchestra, unendo oud e strumenti tradizionali a fisarmonica, sassofono e chitarra elettrica, tra raffinate architetture maqām e ipnotico rituale. 
E poi gioia in movimento con sax, clarinetti, trombone, fisarmonica, contrabasso, percussioni. Come da tradizione del festival, l’ultimo set di sabato al Teatro Garbatella è con Errichetta Underground. Errichetta è uno spirito, una forza che aleggia sul festival così come su ogni performance del gruppo. Dal motto originario della band “play with joy or do not play” poco è cambiato: la musica è l’occasione per rifondare una comunità di cui sono parte indissolubile musicisti e pubblico. Per questo Errichetta è un’entità organica che è cresciuta negli anni incorporando le esperienze di musicisti girovaghi, ridisegnando una geografia che si muove tra Corsica, Grecia, Turchia, Romania, Macedonia, Portogallo, Olanda, Francia, Germania, Austria e Stati Uniti.

Morskie Oko
Domenica 14 dicembre 2025  dalle 20,00 CHIESA DI SAN GIORGIO AL VELABRO
Morskie Oko riporta in vita un repertorio in via d’estinzione dalla Slesia, dai Carpazi e dalla Masuria: canti nuziali e rituali che evocano dolore, nostalgia, esilio, amore e natura, intrecciati con danze tratte dal manoscritto barocco di Uhrovec. Un concerto che attraversa confini e tradizioni, tra colto e popolare, sacro e profano. Strumenti: Voci, violino, clarinetto, viola da gamba e percussioni.
 
Ali Osman Erdoğdular & Pelin Değirmenci Duo - Disorienti
Lunedì 15 dicembre 2025 dalle 20,00 CHIESA DI SAN GIORGIO AL VELABRO
Ali Osman Erdoğdular & Pelin Değirmenci Duo. Un raro incontro con la tradizione sufi: Ali Osman Erdoğdular (ney) e Pelin Dĕğirmenci (tanbur), maestri della nuova generazione della scuola di Istanbul, guidano un dialogo intimo tra ney (flauto ancestrale di canna) e tanbur (un liuto a manico lungo). Un viaggio nella spiritualità dell’Oriente ottomano, tra misura, contemplazione e l’eco dei dervisci.
Oud e violino, un unico respiro. Disorienti nasce dall’incontro tra Peppe Frana (oud e altri cordofoni a plettro) e Anaïs Drago (violino): melodie d’oltre-europa tra tradizione e brani originali, improvvisazione nei rispettivi idiomi e un percorso che evita la “world music” come musica d’atmosfera per intrecciare linguaggi autentici ed esplorare le possibilità timbriche di oud e violino.
strumenti: violino e oud con: Anaïs Drago e Peppe Frana
 
I LUOGHI
TEATRO GARBATELLA – Piazza Giovanni da Triora, 15 Roma
CHIESA DI SAN GIORGIO AL VELABRO – Via del Velabro,19 (RM)
LA CITTA’ DELL’UTOPIA – Via Valeriano, 3F Roma
CINEMA GREENWICH – via G.B. Bodoni, 59 Roma

errichettafestival@gmail.com
 
INGRESSO BIGLIETTI AL TEATRO GARBATELLA
23 € GIORNALIERO giovedì e sabato, 30 € venerdì 12
55 € ABBONAMENTO 3 GG
(costi comprensivi di prevendita)
Biglietti
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CON LE RADICI AL CIELO
la musica come potente strumento di incontro tra culture, spiritualità e generazioni diverse. 
BabelNova Orchestra, Namritha Nori, Ra di Spina, Hiram Salsano
in concerto 
27 NOVEMBRE – 13 DICEMBRE
Tor Pignattara, Centocelle
 
Dal 27 novembre al 13 dicembre torna Con le radici al cielo, la rassegna che intreccia suoni, voci e spiritualità per mettere in dialogo le diverse anime che abitano Tor Pignattara e Centocelle, tra i quartieri più multiculturali della città. Un programma diffuso fatto di trekking urbani alla scoperta delle molteplici forme del sacro, laboratori nelle scuole e soprattutto concerti concepiti come momenti di incontro e ascolto reciproco, in cui la musica diventa linguaggio condiviso, capace di unire storie, comunità e tradizioni. “Ogni concerto, ogni passeggiata è un’occasione per ascoltare e riconoscere le differenze e la ricchezza che nasce dall'incontro. In un tempo in cui sembra più facile chiudersi, Con le radici al cielo invita invece a sostare, ad ascoltare e a riconoscere la forza creativa delle relazioni. Restare radicati nella propria storia e, al tempo stesso, avere il coraggio di guardare in alto è questo, per noi, il significato più autentico di questo progetto” afferma Domenico Coduto, direttore artistico della rassegna. Cuore pulsante dell’iniziativa sono quattro concerti, in programma il 5, 6, 12 e 13 dicembre, con artisti italiani che mescolano linguaggi tradizionali con elementi di contemporaneità: la BabelNova Orchestra, creato dagli ex-musicisti dell’Orchestra di Piazza Vittorio, Namritha Nori, cantante e compositrice di origini indiane, esploratrice della contaminazione tra culture e influenze musicali dal mondo arabo, all’Anatolia, fino alla musica classica occidentale, Ra di Spina che reinterpreta la tradizione musicale meridionale in chiave contemporanea, Hiram Salsano musicista ed esperta di musiche tradizionali del Sud Italia.
I concerti saranno ospitati in spazi non convenzionali: chiese, templi di altre religioni, case famiglia che quotidianamente accolgono persone e famiglie offrendo loro un aiuto concreto a prescindere dalla loro provenienza. Luoghi normalmente percepiti come lontani diventano così scenari aperti al dialogo e alla condivisione, dove strumenti e voci provenienti da tradizioni lontane generano connessioni profonde tra chi ascolta e chi si racconta attraverso la musica. Con le radici al cielo non è solo musica: è anche un invito a riscoprire il territorio con uno sguardo rinnovato, a riconoscere nella diversità una risorsa e non una distanza, a costruire ponti tra comunità, linguaggi e visioni del mondo. Il calendario infatti propone anche momenti di dialogo, trekking urbani, incontri a scuola per raccontare le attività della Piccola Orchestra di Tor Pignattara, tra i primi progetti in Italia ad unire le “seconde generazioni” attraverso la musica. In un tempo in cui i confini sembrano moltiplicarsi, Con le radici al cielo prova a fare il contrario: scava nella profondità delle radici per elevarsi verso un cielo comune, dove la spiritualità, l’arte e l’umanità possano incontrarsi, riconoscersi e camminare insieme.
 
CONCERTI
 
5 dicembre - ore 20.30
Casa Scalabrini 634 | via Casilina, 634 
Hiram Salsano
Una musica che nasce dall’incontro tra memorie popolari e nuovi orizzonti, intrecciando serenate, canti di protesta e tarantelle con influenze mediterranee e contemporanee. Le radici affondano nella tradizione orale campana, ma si aprono al dialogo con strumenti e linguaggi diversi. Ogni brano è una trama di contaminazioni che unisce passato e futuro, trasformando il patrimonio musicale in un terreno fertile di incontro, ricerca e rinascita collettiva.
 
6 dicembre - ore 19.00
Chiesa San Felice da Cantalice | piazza di S. Felice da Cantalice, 20
Ra di spina
Voci che si rincorrono, si sovrappongono e si fondono, restituendo nuova vita alle melodie arcaiche della tradizione. La musica nasce dal desiderio di far dialogare epoche e culture, esplorando la potenza evocativa del canto popolare. Ogni voce è memoria, eco e sogno, che si arrampica sull’altra fino a creare una polifonia viva e pulsante. Un’esperienza sonora che unisce spiritualità e territorio, radici e contemporaneità.
 
12 dicembre - ore 20.30
Istituto bahá’í | via Bernardo Buontalenti, 29
Namritha Nori
Una voce che attraversa confini e culture e intreccia le sonorità dell’India, del Medio Oriente e del Mediterraneo in un dialogo continuo tra Oriente e Occidente. Ogni brano diventa tappa di un viaggio alla ricerca di identità e appartenenza, dove tradizione e modernità si fondono in un unico respiro sonoro. Storie di migrazioni, radici e rinascite si intrecciano in una musica che celebra la contaminazione come forma autentica di incontro e conoscenza reciproca.
 
13 dicembre ore 11.00
Oratorio Padre Claudio Santoro | via Leonardo Bufalini, 46/A
BabelNova Orchestra
Un’esplosione di suoni e linguaggi che si incontrano per dare vita a una musica senza confini, in cui ritmi caraibici, melodie sufi e funk si intrecciano in un sound travolgente. Una gioiosa celebrazione della diversità, un viaggio collettivo che trasforma le differenze in dialogo e relazione creativa. Un concerto che racconta la ricchezza del mondo contemporaneo e la forza unificante della musica, in una festa contagiosa tra i banchi del mercato contadino di Tor Pignattara.
 
TREKKING URBANI
 
27/11 ore 9.30
Partenza dall’ingresso del Mausoleo di S.Elena, via Casilina, 641
Radici diverse, presenti plurali
Un itinerario nel territorio religiosamente superdiverso di Tor Pignattara, tra chiese, moschee, templi e centri di incontro. Un percorso tra strade e piazze per scoprire come fedi e culture diverse convivono, invitando a guardare il quartiere con occhi nuovi, attenti alle sue tracce e relazioni. A cura dell’Università Sapienza e Roma Tre, grazie al contributo di M.C. Giorda, C. Russo, M. Scialdone.
prenotazioni​: ​marta.scialdone@uniroma1.it
 
29/11 ore 15.00
Partenza dalla chiesa di San Felice da Cantalice presso la statua di Padre Pio
Spiritualità diffusa a Centocelle
Un’esplorazione a Centocelle alla scoperta delle diverse forme del sacro e del loro legame con l’impegno civile. Il percorso include anche una visita all’interno della Moschea di Centocelle, per esplorare memoria, relazioni e dialogo tra tradizione e contemporaneità. A cura di Associazione Centrocelle.
Prenotazioni: info@associazionecentrocelle.it
 
6 dicembre – ore 11.00
Partenza da via Casilina 634
Visita al Museo di Arte Urbana sulle Migrazioni
Nel giardino di Casa Scalabrini 634, un museo unico che ospita 8 opere di Street Art di artisti del calibro di Nicola Verlato, Jo Pistone, Diavù e Mr. Klevra. Le opere raccontano la storia delle migrazioni di Roma, frutto di una ricerca del CSER. Un tesoro da scoprire. A cura di Ecomuseo Casilino Ad Duas Lauros
 
SCUOLA
Dall’11 al 21 novembre
I.C. Laparelli/I.C. Simonetta Salacone/ I.C. Artemisia Gentileschi
Incontri con le scuole
Una serie di incontri con gli studenti delle scuole del quartiere per raccontare le attività e i valori della Piccola Orchestra di Tor Pignattara, nata nel 2012, tra i primi progetti ad unire le “seconde generazioni” attraverso la musica. Un’occasione per sensibilizzare gli studenti sulla promozione del dialogo fra culture diverse, l’uso dell’arte come strumento di incontro e crescita e la promozione del benessere verso i minori.
 
Info
Tutte le attività sono ad ingresso gratuito
 
Un progetto di Musica e altre cose, Semintesta a.p.s. e Ipe Ipe
Realizzato con il contributo di Municipio V Roma
Con il sostegno di Fondazione Migrantes e Nuovo Imaie
Con la collaborazione di Istituto Bahai, Chiesa di San Felice da Cantalice, Oratorio P. Claudio Santoro, Associazione Casa famiglia Ludovico Pavoni, Casa Scalabrini 634, Ecomuseo Casilino ad Duas Lauros, Ass. Centrocelle, Mercato Contadino dell’Agro Romano,
Dipartimento SARAS di Università Sapienza di Roma, progetto di Terza Missione,
Iperico servizi per la cultura soc. coop.
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GIOVEDÌ 20 NOVEMBRE LA RASSEGNA “ORIZZONTI” DEL CENTRO CULTURALE “MEDITERRANEA” DI LECCE OSPITA GLI ZINHARUA
 
Proseguono gli appuntamenti della rassegna musicale “Orizzonti” nel nuovo centro culturale “Mediterranea” di Lecce, all’interno di Palazzo dei Celestini: giovedì 20 novembre, alle 18.30 (Ingresso libero con tessera associativa di 5 euro, valida fino al 31 dicembre 2026), è la volta degli Zinharua. La band composta da Emanuele Calvosa (tromba), Gino Semeraro (chitarra) e Antonio Dema (batteria), conosciuta per i suoi live energici, fra balkan ed elettronica, propone una versione “soft” del suo spettacolo, che ben si adatta all'ambiente intimo, accogliente e conviviale di Mediterranea, con un repertorio che, per l’occasione, si presenta in una veste inedita e dialogante. Zinharua è un trio dal sound esplosivo e travolgente che unisce groove elettronico, sonorità world, ritmi balkan e radici mediterranee. Nati nel Sud Italia tra Calabria e Puglia, il progetto prende vita nel 2023 con il nome Zingarua, portando sul palco un mix di brani inediti e tradizionali, rielaborati con energia elettronica e influenze globali. In poco tempo si fanno notare grazie a singoli come “Girai girai” (remix ufficiale per i Sud Sound System), “Cinghiali in giardino” e “La birra”, scritto insieme a Tonino Carotone ed Enzo Petrachi. Nel corso del 2024 la band colleziona oltre 100 concerti in tutta Italia ed Europa, partecipando a festival, piazze e club.
La rassegna “Orizzonti” è realizzata in collaborazione con l’associazione Tarantarte, Cooperativa Ventinovenove, Officina Zoè e Manigold, con il supporto di Nuovo Imaie e promossa dal Consiglio regionale della Puglia nell’ambito di ACA – Avviso Consiglio Aperto, che celebra la musica pugliese e mediterranea: dalla tradizione orale alle contaminazioni contemporanee, dai canti popolari alle nuove sperimentazioni e ibridazioni, unendo radici profonde e visioni aperte, con un programma che spazia tra generi e linguaggi, proponendo esperienze sonore autentiche, di alta qualità artistica, capaci di emozionare e coinvolgere.
Mediterranea è un progetto “Vincitore Luoghi Comuni – iniziativa promossa dalle Politiche Giovanili della Regione Puglia e ARTI finanziata con risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2014-2020  e del Fondo Nazionale Politiche Giovanili”, in collaborazione con la Provincia di Lecce, ideato da Jata APS, in partenariato con Officina Zoè, Cooperativa Espera, Cooperativa Ventinovenove, Saietta film, ZeroNoveNove Srl, Movidabilia APS, Tarantarte, Bfake, Cicliminimi ETS e Drlst Italia offre alla città uno spazio per raccontare le culture, la musica, i saperi, le storie e i linguaggi che costituiscono l’anima del Mediterraneo e del Salento.

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ECHI NEL VENTO 2025
Rassegna internazionale di strumenti aerofoni a riserva d'aria
Un viaggio sonoro unico


6 dicembre ore 20:45 
Atina (Fr) • Palazzo Ducale

7 dicembre ore 10:30 
San Biagio Saracinisco (Fr) • Chiesa di San Biagio Martire

8 Dicembre ore 11:00 
Viticuso (Fr) • Piazza dei Caduti

13 dicembre ore 6:00 
Gaeta Auditorium Santa Lucia

14 dicembre ore 18.00 
Roiate (RM) • Chiesa Santa M. Assunta e S. Tommaso

Organizzazione: Associazione Calamus • calamus@calamus.it
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INCROCI IN MUSICA
Al via a Venezia la rassegna Incroci in Musica: suoni, strumenti e suggestioni da tutto il mondo
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Crescono gli incroci di cultura a Venezia: Incroci in musica è la nuova rassegna musicale realizzata da Università Ca’ Foscari Venezia, Fondazione di Venezia e Fondazione Università Ca' Foscari con la collaborazione di Veneto Jazz che prende il via il 4 ottobre con un evento speciale, il concerto di Jan Garbarek Group feat. Trilok Gurtu al Teatro Goldoni. Grazie ad Incroci in musica sarà possibile entrare in connessione con sonorità musicali provenienti da parti del mondo lontanissime, espressioni dell’inestimabile ricchezza di sensibilità e civiltà differenti. Una sorta di viaggio nello spazio e, in qualche modo, anche nel tempo, messo in scena sui palcoscenici di luoghi di cultura prestigiosi come Teatro Goldoni, Fenice e Auditorium Santa Margherita-Emanuele Severino a Venezia e M9 – Museo del ’900 a Mestre. Da ottobre a febbraio 2026, sette appuntamenti accompagneranno il pubblico cittadino fino all’inizio della nuova edizione di Incroci di civiltà - Festival Internazionale di Letteratura diretto dal docente di Ca’ Foscari Flavio Gregori, in un’ideale connessione tra musica e parole. Ai concerti si affiancheranno momenti di approfondimento con gli artisti.  Con Incroci in musica si amplia significativamente la dimensione del Public Engagement di Ca’ Foscari, nel segno dell’internazionalizzazione e di una feconda commistione tra linguaggi artistici e rispettivi pubblici di riferimento. Incroci in musica nasce e si sostanzia come naturale completamento di Incroci di civiltà, di cui allarga le potenzialità di incontro e relazione con un pubblico sempre più vasto ed eterogeneo, e con cui condivide l’impegno a promuovere e sviluppare il dialogo fra culture e popoli fra loro anche molto diversi, utilizzando il coinvolgente ed universalmente compreso linguaggio della musica. Non un’appendice, dunque, ma il naturale completamento di un impegno che è culturale, sociale e civile insieme, e che ha come fulcro l’affermazione dell’inalienabilità dei diritti umani.  Il Direttore di Incroci in musica è il docente di Ca’ Foscari, musicologo e musicista Giovanni De Zorzi. Ad affiancarlo un qualificato gruppo di lavoro interistituzionale composto da musicisti ed esperti del settore, fra i quali si citano Giuseppe Mormile e Alvise Seggi. Il debutto di Incroci in musica si terrà il 4 ottobre alle ore 20 al Teatro Goldoni con un evento speciale, il concerto di Jan Garbarek Group feat. Trilok Gurtu: il sassofonista norvegese, tra le voci più riconoscibili e originali del jazz europeo, sarà protagonista di un appuntamento unico. Da oltre cinquant’anni la sua musica affascina e ispira attraverso un connubio di spiritualità e improvvisazione e un linguaggio capace di rinnovarsi continuamente. Con lui, sul palco, il percussionista indiano Trilok Gurtu, pioniere della world music, in una magica fusione di atmosfere nordiche e suggestioni etniche. Informazioni e acquisto dei biglietti sono disponibili nella pagina dedicata. È disponibile una tariffa dedicata alle studentesse e agli studenti di ogni ordine e grado di 10 €, acquistabile presso la biglietteria del Teatro Goldoni. I biglietti saranno disponibili alla biglietteria del Teatro Goldoni di Venezia a partire da mercoledì 17 settembre (Orari biglietteria: da martedì a domenica: ore 10.00 - 13.30 / 15.00 - 19.00). La rassegna proseguirà con i seguenti appuntamenti, per i quali sono previsti biglietti a 15€ (intero), 10€ (ridotto), 5€ (studentesse e studenti di ogni ordine e grado):

Domenica 9 novembre 2025 ore 18.30
Sale Apollinee -Teatro La Fenice   
L’ANTIDOTE (Redi Hasa, Rami Khalifé e Bijan Chemirani)
Violoncello, percussioni e piano
Musica contemporanea persiana con sonorità mediterranee ed influenze jazz ed elettroniche

Venerdì 14 novembre 2025 ore 20,00
Auditorium "Cesare De Michelis", M9 - Museo del '900
MANO MANJARI ensemble 
Voce, violino, tarang, tabla, electronics
Musica originale e tradizionale indiana

Venerdì 12 dicembre 2025 ore 20,00
Auditorium "Cesare De Michelis", M9 - Museo del '900
RICCARDO TESI - ELASTIC 4TET organetto, chitarra, percussioni, voce e arpa
Musica originale e tradizionale del centro e sud Italia.

Venerdì 23 gennaio 2026 ore 20,00
Auditorium Santa Margherita – Emanuele Severino
NAMRITHA NORI / EVREN ÖNTAŞ ENSEMBLE - TRACES AND ROOTS (Grecia/Turchia)  
Voce, oud, bağlama, saz, contrabbasso, batteria/percussioni
Musica originale, greco-anatolica e sefardita.

Venerdì 30 gennaio 2026 ore 20,00
Auditorium Santa Margherita – Emanuele Severino
Momi Maiga Quartet 
Voce, kora, violino, violoncello e percussioni 
Musica tradizionale senegalese con influenze di jazz e musica classica europea

Venerdì 13 febbraio 2026 ore 20,00
Auditorium Santa Margherita – Emanuele Severino 
Miras Silk Road Collective
Voce, liuti dutar, rawap e baglama; viella ghijak, tamburo a cornice dap
Repertorio tradizionale degli uiguri detto “On Ikki Muqam”
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Adrifest torna con tre appuntamenti autunnali e la chiusura della mostra di Keziat dedicata alle stele daunie

Il festival culturale diffuso nel cuore dell’adriatico ritorna con un’affascinante edizione autunnale, dal 14 al 16 novembre 2025. Dopo aver presentato una ricca edizione estiva con ben otto appuntamenti tra luglio e agosto, realizzati a Termoli, Larino, Campomarino, San Martino in Pensilis, Mattinata e Manfredonia, Adrifest promette un’immersione profonda nell’arte e nella musica anche in autunno, con un programma di tre giorni che includerà nuovamente diverse location suggestive. Il festival si apre il 14 novembre alle ore 21:30 presso il Palazzo Ducale di Larino (CB), con un concerto (ingresso libero) con il chitarrista acustico Andrea Castelfranato. Uno dei più raffinati chitarristi italiani contemporanei, originario dell’Abruzzo, Andrea Castelfranato ha conquistato il pubblico europeo con uno stile che fonde tecnica fingerstyle, influenze flamenco, world music e tradizione italiana. Ha rappresentato l’Italia in prestigiosi festival in Francia, Spagna, Germania e Repubblica Ceca, vincendo il concorso Open Strings di Osnabrück indetto da Acoustic Music Records. Le sue composizioni sono state pubblicate accanto a quelle di Tommy Emmanuel, Dominic Miller e Pierre Bensusan. Per anni ha suonato con l’Alexian Group di Santino Spinelli, portando la musica rom nei principali teatri europei. Ha aperto i concerti ad artisti come Antonella Ruggiero, Bob Brozman, Pierre Bensusan, Richard Galliano, Irene Grandi, Thornetta Davis e Alex Britti, con performance intense e poetiche.
Il giorno successivo, il 15 novembre, Adrifest animerà il Palazzo Norante di Campomarino (CB) a partire dalle ore 21:30 (ingresso libero). L’appuntamento offrirà una sinergia unica tra musica e degustazione di vini delle Tenute Martarosa, con la partecipazione del Pierluigi Balducci Ensemble feat. Badrya Razem, promettendo un’esperienza sensoriale completa. Con il chitarrista Fabrizio Savino e il batterista Dario Congedo, il bassista e compositore pugliese Pierluigi Balducci presenta il suo ultimo progetto, Kosmos & Chaos, in collaborazione con la cantante Badrya Razem. Canzoni visionarie, finestre verso un “altrove” fatto di suoni e silenzi, musica “cosmica” per l’anima, un repertorio di grande impatto evocativo. I temi fluidi, creativi, emozionali si impongono per poesia e ispirazione e le composizioni, intrise di danza, rivelano presto la loro natura di sogni raccontati con le note. Il concerto è sostenuto anche da Puglia Sounds, grazie alla collaborazione con I-Jazz, l’associazione italiana dei festival di jazz.
Bassista e compositore tra i più attivi della scena jazzistica italiana, Pierluigi Balducci si è esibito sui palchi di festival e jazzclubs in Italia, in Europa, Asia, Sud America, collaborando con musicisti quali Ernst Reijseger, Robert Bonisolo, Roberto Ottaviano, Luciano Biondini, Gabriele Mirabassi, Javier Girotto, Michele Rabbia, Antonio Tosques, John Taylor, Paul McCandless, etc. Tra i festival dove ha suonato, si ricordano Cracjazz di Cracovia, Gaume Jazz Festival (Belgio), il Teano Jazz Festival, Vicenza Jazz, Padova Jazz Festival, Jarasum (Corea del Sud), Archeojazz di Roma, Jazle di Lecce, Sudtirol Jazz Festival, Musica Sulle Bocche (Santa Teresa di Gallura), Orsara Jazz, Jazz Au Chellah (Rabat), Peperoncino Jazz Festival, Bari in Jazz e Nel Gioco del Jazz (Bari), Open Art Week(Tunisi) e decine di altri. Come leader e compositore, ha pubblicato a suo nome diversi album; negli anni 2000/2005 ha pubblicato tre dischi da leader con l’etichetta Splasc(h) Records di Peppo Spagnoli. A partire dal 2006 è artista della Dodicilune, che ha prodotto e pubblicato gli ultimi suoi sei dischi da leader o da co-leader, due dei quali in quartetto con John Taylor, Paul McCandless e Michele Rabbia. E’ endorser dei prestigiosi marchi italiani Markbass e Meridian Guitars, e dei bassi classici Dieter Hopf. È docente di Basso elettrico e di Tecniche di improvvisazione al Conservatorio “Duni” di Matera.
Il gran finale è previsto il 16 novembre, alle ore 17:00, presso il Museo archeologico Nazionale Matteo Sansone di Mattinata (FG). In programma Music for Your Eyes, una performance multidisciplinare che fonde arte visiva e musica, con la partecipazione dell’artista visiva Keziat e del violinista e compositore Luca Ciarla. L’ingresso è incluso nel biglietto del Museo, offrendo un’ulteriore opportunità di scoperta culturale. Musica e arti visive si incontrano alla ricerca di una nuova dimensione artistica. L’artista e video performer Keziat e il violinista e polistrumentista Luca Ciarla esplorano le possibili interazioni tra le due arti; un duo sorprendente che prende per mano il pubblico e lo accompagna in una esperienza sensoriale multiforme. La loro performance è stata presentata in ogni continente, dall’Australia agli Stati Uniti e nel 2018 anche al The Center for the less Good Idea di Johannesburg, in Sudafrica, lo straordinario spazio creativo fondato dall’artista William Kentridge. “…il violinista Luca Ciarla e la video artista Keziat hanno incantato il pubblico…” Christine Pierach, Passauer (Germania)
La performance chiude la mostra di Keziat al Museo archeologico nazionale “Matteo Sansone” di Mattinata. “Stelèa, nuove visioni dal mondo antico”, a cura di Marilena Morabito e realizzata in collaborazione con Adrifest, è sta promossa dalla Direzione regionale Musei nazionali Puglia. Prendendo ispirazione dalle stele daunie, l’artista ha dato vita a Stelèa, figura che interpreta i simboli del passato e li trasforma in visioni contemporanee, attraversando epoche, linguaggi e dimensioni. È un corpo in viaggio: un percorso interiore, onirico, rituale; un passaggio tra mondi, dalla memoria ancestrale alla realtà virtuale, tra natura primordiale e desiderio attuale di connettersi con essa. Attraverso disegni su varie superfici, video installazioni, segni, forme e presenze, Stelèa si fa medium tra l’origine e il presente, tra il mito e l’identità. Una figura che non appartiene a un tempo solo ma a una continua metamorfosi.
Kezia Terracciano, in arte Keziat nasce a San Severo (Puglia) e attualmente vive a Roma. Le sue opere, realizzate con le biro su diverse superfici, le sue video animazioni, performance e scenografie teatrali sono state esposte e presentate in gallerie, musei e festival internazionali a Venezia, Roma, Parigi, Firenze, New York, Hong Kong, Amsterdam, San Francisco, Washington Dc, Kuala Lumpur, Helsinki, Singapore, Bangkok, Giacarta, Penrith (Sydney), Miami, Sarajevo, Johannesburg. Nel 2018 ha realizzato la performance Music for your Eyes presso il prestigioso The Centre for the Less Good Idea di Johannesburg, fondato e diretto da William Kentridge. “L’opera di Keziat visualizza mondi che uniscono realtà diverse e trasporta negli abissi nascosti dell’animo umano.” Il Corriere della Sera
Violinista creativo e sorprendente, Luca Ciarla supera agilmente i confini tra i generi per tracciare un percorso musicale innovativo, una magica seduzione acustica in perfetto equilibrio tra scrittura e improvvisazione, tradizione e contemporaneità. Il suo stile inconfondibile lo ha portato ad esibirsi con successo in festival e rassegne concertistiche di jazz, classica e world music in più di 70 paesi al mondo; dal Montreal Jazz Festival al Performing Arts Centre di Hong Kong, dal Celtic Connections in Scozia al Festival Villa-Lobos di Rio de Janeiro, dal Teatro La Fenice di Venezia all’Opera di Dubai, dal Melbourne Jazz Festival all’Auditorium Parco della Musica di Roma. “…uno dei violinisti più interessanti che ci siano oggi sulla scena internazionale, in grado di spaziare tra generi e suoni diversi senza mai perdere il baricentro del suo inconfondibile stile”. la Repubblica
Adrifest si conferma come un crocevia di talenti e un promotore della valorizzazione del patrimonio artistico e paesaggistico del territorio adriatico. L’edizione 2025 mira a rafforzare il legame tra le comunità locali e la cultura, invitando il pubblico a partecipare attivamente a un percorso di scoperta e condivisione. Per maggiori informazioni sul programma dettagliato e sulle modalità di partecipazione, si prega di consultare il sito ufficiale, www.adrifest.com.
Fondato e diretto dal musicista Luca Ciarla, con il prezioso sostegno e la collaborazione di artisti e studiosi in vari ambiti culturali, Adrifest presenti eventi di livello internazionale in spazi dal grande valore storico, culturale e paesaggistico. Con una programmazione generale incentrata su concerti, mostre, spettacoli di teatro e danza, letteratura, incontri, passeggiate artistiche e culturali, circo contemporaneo, eventi all’alba e sulla spiaggia, tematiche ambientali ed altro ancora, Adrifest è in continuo fermento per promuove al meglio i luoghi più affascinanti di un’area geografica che per ragioni naturalistiche e storiche si potrebbe definire la Costa dei Delfini e delle Diomedee. Oltre alla programmazione sul territorio di appartenenza, anche quest’anno Adrifest organizzerà ulteriori eventi all’interno della nascente Rete Adriatica e non solo, in altre città italiane e all’estero, per promuovere il Festival e il suo meraviglioso territorio.
Il Festival 2025 è organizzato dall’Associazione Culturale Adri|Art di Termoli, con il sostegno della Regione Molise, grazie all’intervento finanziato con risorse FSC – Piano Sviluppo e Coesione della Regione, dei Comuni di Termoli, Larino, Campomarino e San Martino in Pensilis e di Puglia Sounds. Si avvale della preziosa collaborazione della Direzione Generale dei Musei della Puglia, del Museo Archeologico Nazionale e Castello di Manfredonia, del Parco Archeologico di Siponto, del Museo archeologico nazionale “Matteo Sansone” di Mattinata, I-Jazz, Molise Wow, delle Associazioni Culturali “Per il meglio della Puglia” e “L’Arte dell’Incontro”, sponsor Tenute Martarosa, media partner Primonumero.it.

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PAESAGGI SONORI IN VALLE DEI LAGHI 
MUSICHE DAL MONDO 
3 ottobre 2025 - 7 marzo 2026 
Teatro Valle dei Laghi, Vezzano

Paesaggi mediterranei

Alla prima uscita pubblica (i quattro concerti visti al Teatro Valle dei Laghi dal 6 marzo al 10 maggio 2025), l’idea di questa rassegna si è materializzata in un successo. Chiaro, senza ombre, oltre ogni più rosea aspettativa. Il pubblico è accorso, curioso e partecipe, e magicamente quel tempio laico d’incontro e di cultura che è appunto il teatro, si è affollato. Un segnale per nulla banale. Così, archiviata con soddisfazione la prima edizione (che avevamo definito prudentemente un esordio sperimentale), “Paesaggi Sonori: musiche dal mondo in Valle dei Laghi” ritorna con una vera e propria stagione di concerti da ottobre a marzo. Fedele alla linea con cui è nata, la rassegna - pur partendo dalla periferia - mantiene uno sguardo alto, verso orizzonti aperti, e il legame col suo territorio per promuovere accessibilità e inclusività alle varie componenti del progetto. Sei gli appuntamenti principali di spettacolo che ci porteranno in giro per il mondo e nel mediterraneo in particolare. Ma ci saranno anche momenti didattici e di conoscenza per le scuole della Comunità, grazie alla collaborazione con l’Istituto comprensivo Valle dei Laghi Dro, ed altre iniziative formative in corso di programmazione con le associazioni.
Si parte il 3 ottobre con una serata speciale, concerto e bal folk. Un’occasione per conoscere il musicista ligure Filippo Gambetta, considerato uno dei maggiori interpreti dell’organetto diatonico moderno, che col suo trio Maestrale saprà introdurci alle meraviglie di questo strumento. La visione musicale di questo artista è veramente unica in quanto riesce a contemperare l’estetica compositiva di un contemporaneo con un’autentica militanza e passione per le fonti delle tradizioni, quelle italiane, quelle europee e perfino il Brasile dove il nostro ha studiato a lungo il choro. Dopo il concerto la serata si anima e gli stessi artisti faranno ballare tutti gli appassionati di danze tradizionali e chiunque avrà voglia di lasciarsi prendere dal ballo.
Il 31 ottobre arrivano i Surealistas, un ensemble guidato dai fratelli argentini Jeremias e Joaquin Cornejo. Sono l’immagine di questa rassegna e ci daranno tutta l’energia necessaria per affrontare il cambio di stagione. Il loro concerto respira di Sudamerica e di tante spezie diverse. Un inno alla vita, alla danza e al canto.
Dalla Sicilia il 29 novembre avremo con noi Unavantaluna, quartetto di livello internazionale con vent’anni di carriera e una ricchezza i suoni e voci con radici profonde nella tradizione sicula e una maestria strumentale di grande impatto dal vivo.
L’inverno ci porta a nord tra i Celti perché il 15 dicembre salirà sul palcoscenico The North Wind, progetto nuovissimo e CD d’esordio, composto da Michel Balatti al flauto, Tola Custy al violino e Tom Stearn a chitarra e bouzouki.
Il nuovo anno ci propone due eventi esclusivi. Il 7 febbraio 2026 sarà dedicato alla musica e alla danza che guardano ad Oriente. Un quartetto greco di autentici fuoriclasse nei rispettivi strumenti suonerà a Vezzano, unica data in Italia, con la partecipazione della danzatrice Yvonne Gorrara.  
Pergamos Project in Cafè Levante ci traghetta nel vicino Oriente con le musiche e le danze elleniche e della tradizione ottomana e araba per un viaggio dalle atmosfere seducenti che tocca Costantinopoli, Smirne, Beirut, Alessandria d’Egitto e Il Cairo. Nella speranza che la bellezza prevalga sull’orrore e che lo sterminio a Gaza sia stato fermato.
Non poteva mancare, infine, in una terra che ama il canto popolare, uno spettacolo dedicato alla voce.  
La scelta di Faraualla, un quartetto di polifonia al femminile preveniente dalla Puglia, ci è sembrato il giusto suggello di un percorso che vuole offrire stimoli e nuovi paesaggi al tessuto locale dove il movimento della coralità alpina e non coinvolge e appassiona. Appuntamento il 7 marzo 2026 per una chiusura che auspichiamo davvero coinvolgente. 

info e biglietti: intero € 10,00; ridotto (under 26) € 5,00; gratuito (under 14)
“Maestrale” ingresso libero con prenotazione

Maestrale
Italia, Liguria 
venerdì 3 ottobre 2025 ore 21.00
Vezzano, foyer Teatro | ingresso libero con prenotazione
prenotazione: info@artelaghi.it

Musica intensa quella del trio guidato da Filippo Gambetta, un’autorità dell’organetto diatonico, che non a caso ha scelto  il Maestrale, vento periglioso e di rinascita, per definire il progetto in cui sono coinvolti altri due navigati musicisti liguri,  Sergio Caputo e Fabio Vernizzi. Musica spericolata tra composizioni originali e una passione militante per le tradizioni del mondo a partire dalle proprie radici ma senza timori di avventurarsi in territori nuovi e inesplorati. Una serata pensata per l’ascolto  ma anche per ballare, divisa in due parti, per soddisfare il palato di curiosi ascoltatori e la voglia di danzare degli appassionati  del ballo popolare che negli ultimi anni sono diventati numerosi anche in Trentino, come in tutta Europa. Gambetta dispone  nei tasti del suo organetto di un repertorio vastissimo che spazia dal folk nostrano ed europeo fino ad arrivare alle sonorità  del choro brasiliano. Musica per viaggiare, per sognare, per ballare ed incontrarsi celebrando la bellezza di cui abbiamo estremo bisogno in ogni angolo di mondo. Il miglior viatico per inaugurare la seconda edizione della rassegna Paesaggi sonori. 
Filippo Gambetta | organetto diatonico, mandolino - Sergio Caputo | violino - Fabio Vernizzi | pianoforte
In collaborazione con: Danzare la Pace APS  33Trentinfolk APS 

SuRealistas
Argentina - Italia 
venerdì 31 ottobre 2025 ore 21.00
Vezzano, Teatro

Il realismo del Sud del mondo, magico e surreale, agita questa travolgente band meticcia nata in Toscana dall’incontro del sangue argentino dei fratelli Cornejo con una “famiglia” di musicisti votati ai colori, al ritmo, con gli occhi aperti al mondo e i piedi sempre pronti a danzare. Il cuore batte al ritmo delle clavi afroamericane, tra cumbia, son, musica popolare brasiliana, bossa nova  e spezie sudamericane, ma nel background musicale non manca il rock, la psichedelia, il cantautorato, la poesia e la letteratura. “La vita è l’arte dell’incontro” diceva Vinicius de Moraes, ed è proprio da tanti sogni messi assieme che è nato il progetto “SuRealistas”, popolato di canzoni originali ma al tempo stesso radicate nelle tradizioni dell’America Latina. Ma nella filosofia  del gruppo “Sur” sta anche ad indicare tutte le periferie del sud del mondo, le minoranze e le diversità, la criticità delle condizioni di abitabilità del pianeta, le preoccupazioni per i conflitti che avvelenano l’umanità. Il loro concerto vuol essere un inno alla vita, al canto e alla danza, un rito di gioia da non dimenticare. 
Joaquin Cornejo | tastiere e voce - Jeremias Cornejo | voce e chitarra acustica - Iacopo Schiavo | chitarra elettrica, acustica e voce - Sigi Beare | sax e voce - Mauro La Mancusa | tromba e voce - Pietro Borsò | batteria - Laura Falanga | congas, bongos - Matteo Bonti | basso e voce
 
Unavantaluna 
Italia, Sicilia  
sabato 29 novembre 2025 ore 21.00
Vezzano, Teatro

Origini siciliane e passione per le arti e le tradizioni popolari della loro terra. Sono questi gli elementi che hanno fatto nascere oltre vent’anni fa questo quartetto, indissolubilmente legato fin dall’origine, in un progetto solido, potente nell’espressività vocale, ricco di sonorità e strumentazione arcaica, aperto all’innovazione e alla composizione, riconosciuto a livello internazionale.  Hanno portato la loro musica ovunque in Italia e all’estero, toccando i quattro continenti, ma si esibiscono per la prima volta in Trentino. Canzoni in dialetto che raccontano storie millenarie con arrangiamenti originali, dove si ritrovano in perfetta armonia strumenti a corda, zampogna e friscaletti. Strumenti arcaici, questi ultimi, ma nelle mani di Pietro Cernuto, un autentico virtuoso di queste meraviglie della tradizione, sanno offrire suggestioni e sonorità che conferiscono ai loro live un impatto emotivo coinvolgente per qualsiasi pubblico. Tarantelle, contraddanze, e canti popolari marinari sono solo alcuni degli ingredienti di un variegato caledioscopio di suoni che uniscono passato e presente e che si ritrovano anche nel repertorio recente registrato dal gruppo nell’ultimo album dal titolo emblematico “Siculo” edito nel 2023.
Carmelo Cacciola | voce e liuto cretese - Luca Centamore | voce e chitarre - Pietro Cernuto | voce, zampogne, friscaletti - Francesco Salvadore | voce e percussioni a cornice

The North Wind
Irlanda - Scozia - Italia
lunedì 15 dicembre 2025 ore 21.00
Vezzano, Teatro

Il vento del Nord ci porta nelle atmosfere della musica celtica con un progetto unico che fa incontrare un flautista italiano  di tecnica e sensibilità superlative come Michel Balatti (componente dei Birkin Tree), un violinista irlandese di razza come  Tola Custy (erede di una nota famiglia di musicisti di Toonagh nella Contea del Clare, solista acclamato e fondatore dei Calico)  e un cantante e chitarrista scozzese di Glasgow come Tom Stearn (in Italia dal 2012, fondatore die Kettle of Kites e componente die Birkin Tree). Un progetto - documentato nell’album omonimo - che si fonda su una profonda dedizione alla musica tradizionale, con particolare riferimento a quella irlandese, che viene trattata con il necessario rispetto filologico ma anche  con quella libertà espressiva che conferisce al repertorio un apprezzabile equilibrio di raffinatezza, energia, suggestione emotiva e contemporaneità. Brani da Irlanda, Scozia, Inghilterra, Bretagna, Nord Italia, Scandinavia e Stati Uniti, nonchè composizioni originali, interpretati con un suono essenziale ma profondo e ricco di spazialità, a tratti intimo e a tratti dinamico e denso di sfumature.
Tola Custy | violino e viola - Tom Stearn | voce, bouzouki, chitarra - Michel Balatti | flauti
 
Pèrgamos Project “Cafè Levante”
Grecia
sabato 7 febbraio 2026 ore 21.00 
concerto | Vezzano, Teatro 
domenica 8 febbraio 2026 ore 10.30
seminario di danza ad ingresso libero | Vezzano, foyer del Teatro

L’evento speciale della rassegna ci porta nell’Egeo, in Anatolia e - più a sud - fino in Egitto, in un racconto di musica e danza che unisce rebetiko (il blues greco), melodie popolari elleniche e brani della tradizione ottamana e araba. Sonorità, ritmi, canti e balli delle tradizioni intorno al Mediterraneo orientale per una navigazione che tocca le città del Levante, da Costantinopoli a Smirne, da Beirut fino ad Alessandria d’Egitto e Il Cairo. Le frontiere “senza confini” del Mare Nostrum, la culla della civiltà e della bellezza, che diventano un substrato di feconda creatività per evocare atmosfere seducenti, i sapori dei mercati d’oriente e l’atmosfera fumosa dei locali popolari delle città marinare. Un accorato anelito dell’arte a rendere permeabili le comunità umane del ventunesimo secolo, affratellate, proprio mentre si consumano – a pochi passi da noi - tragedie di immani dimesioni ed orrore. Quattro musicisti di straordinario virtuosismo e conoscenza e una danzatrice cresciuta coi grandi maestri del genere, ci introdurranno alla scoperta di questo magico orizzonte. Uno spettacolo esclusivo a cui seguirà domenica mattina, per chi lo vorrà, un’esperienza sulla danza da ammirare e sperimentare.
Yvonne Gorrara | danza - Kyriakos Gouventas | violino - Harris Lambrakis | ney - Vaghelis Paschalidis | santouri - Takis Kunelis | voce, percussioni, bouzouki, chitarra

Faraualla
Italia, Puglia 
sabato 7 marzo 2026 ore 21.00
Vezzano, Teatro

L’alchimia sonora che nasce dalla polifonia delle Faraualla rappresenta una sintesi vocale luminosa e libera da etichette. Dai repertori rinascimentali all’avanguardia, dall‘Ars nova al pop, dal folk al jazz. Il quartetto, tutto femminile, nasce circa trent’anni fa nella Murgia barese (Faraualla sono le misteriose cavità carsiche di questa zona), e di strada ne ha fatta parecchia, sperimentando le espressioni vocali di diverse etnie, la ricerca sull’orgine della voce come strumento primigenio, come modalità di gioco e comunicazione, come opportunità creativa di racconto su vari temi, dai sentimenti all’attualità. La Puglia, per secoli terra d’incontro e di passaggio, è presente nel loro repertorio così come nelle composizioni, e con l’ultimo album lo sguardo va  al mare “Culla e tempesta“, dedicato alla Natura e ai Bambini, vere vittime di questi tempi oscuri. Un lavoro uscito ad aprile 2025, composto da quattordici traccce che parlano di poesia e violenza, divertimento e sacrificio, guerra e resistenza, favole e dura realtà. Una formazione di grande prestigio e notorietà, nonchè di assoluto riferimento nel variegato mondo del vocalese. Gabriella Schiavone | voce - Teresa Vallarella | voce - Maristella Schiavone | voce - Loredana Savino | voce - Pippo D’Ambrosio | batteria e percussioni 

In collaborazione con: Coro Valle dei Laghi  e Coro La Gagliarda

Interventi didattici e formativi sulle musiche del mondo 
Anche in questa edizione oltre al programma di concerti sono previsti interventi didattici e formativi, rivolti in particolare al mondo della scuola, in collaborazione con l’Istituto Comprensivo Valle dei Laghi - Dro, sulla base di calendari che verranno definiti all’interno della programmazione scolastica. Queste iniziative sono realizzate con il supporto e coordinamento di “Abies alba, musica e tradizioni. Collaborano ed interverranno esperti come i proff. Guido Raschieri e Paolo Vinati, etnomusicologi, nonché musicisti di varie provenienze come Hamza Laouabdia Sellami, polistrumentista algerino, Ashti Abdo, cantante e musicista curdo, Takis Kunelis, polistrumentista greco, Ester Wegher, violinista e insegnante metodo Suzuki, Abies alba, musica tradizionale e strumenti popolari dell’area alpina.  


Ideazione, direzione artistica e testi: Lorenzo Bernardi e Mauro Odorizzi
Grafica: giulianabuffa.it 
Promozione e documentazione:  Maddalena Sommadossi e Nicolò Bassetti
Tecnico audio e luci:  Marco Sirio Pivetti, Marco Novarese
Documentazione fotografica: Matteo Scalet
La rassegna è realizzata grazie al sostegno di: Comunità della Valle dei Laghi, Cassa Rurale Alto Garda
In collaborazione con:  Abies Alba musica e tradizioni, Coro Valle dei Laghi, Coro La Gagliarda,  Danzare la Pace, 33trentinfolk, Zeronovantanove
Si ringraziano inoltre:  Luca Sommadossi, Ilaria Rigotti, Camilla Pisoni, Alessandro Fabris, Barbara  Travaglia, Cristina Merler, Eliza Alexandru, Flaviana Miori, Gabriella Berlanda,  Gabriele Chemelli, Gianni Pederzolli, Graziella Toccoli, Irene Simonetti, Laura Targa, Mara Bernardi, Marco Pisoni, Michele Tabarelli de Fatis, Mirko Zanona, Mauro Toniolatti, Roberta Giovannini e Rosanna Bolognani

Organizzazione: ArteLaghi
info e biglietti: 370 124 5353 
Teatro Valle dei Laghi, Vezzano
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