VudZ – Balkan Trip (Bajun Records, 2016)

Il progetto VudZ nasce dall’incontro tra Giancarlo Dell’Anna (tromba), Marco Rollo (piano e synth), Luca Manno (sax), Gianluca Ria (bassotuba) e Cristian Martina (batteria), cinque talentuosi strumentisti salentini dal diverso background musicale i quali, dopo dieci anni di esperienze artistiche comuni, hanno unito le forze per dar vita ad un originale percorso di ricerca sonoro che prende le mosse dalla musica balcanica per espandere il proprio raggio d’azione verso il jazz e il funky. Il risultato è “Balkan Trip”, disco nel quale hanno raccolto undici brani originali, per lo più strumentali, che nel loro insieme disegnano le rotte di un affascinante viaggio alla scoperta di nuove intersezioni tra Balcani e Salento, tra jazz e sperimentazione. Durante l’ascolto ad emergere è tutta versatilità e la dinamicità di questo quintetto in grado di muoversi con disinvoltura in territori sonori differenti, tra attraversamenti ed incroci sonori sorprendenti, esaltando non solo le potenzialità come gruppo, ma anche le individualità come l’eclettismo di Rollo al piano e all’elettronica o quello di Dell’Anna ai fiati. La tradizione balkan viene destrutturata e ricostruita nell’incontro con le sonorità contemporanee dello swing, del rocksteady e del funk, il tutto impreziosito da arrangiamenti originalissimi caratterizzati da strutture jazz ed ardite architetture ritmiche tutte da ballare. Ad aprire le danze è la travolgente “Snatch”, in cui spicca la partecipazione di Lele Spedicato dei Negramaro alla chitarra, e a cui seguono le atmosfere balcaniche di “Estam Bretone” e la fascinosa “Bubble” in cui spicca la partecipazione di Giorgia Faraone alla voce. Si prosegue con le esplorazioni pianistiche di Marco Rollo in “The Bridge” e le atmosfere balcaniche di “Gambling”, impreziosita dalla fisarmonica di Rocco Nigro, ma è con “No Trust” con il testo firmato da Vincenzo Baldassarre che si entra nel vivo del disco, dove a spiccare sono “Hora” con la complicità delle bravissime FemmeFolk, e le sperimentazioni sonore di “Breakfast Groove” in cui giganteggia tutta la potenza dei fiati dei VudZ e la chitarra di Luigi Bruno (ascoltate il suo nuovo album “Assud”). Il vertice del disco arriva però con l’incursione nel jazz di “Blakey” nella quale brillano le partecipazioni di Rosario Giuliani al Sax, le percussioni di Alessandro Monteduro, la chitarra di Raffaele Rufio, con il valore aggiunto del bel testo di Vincenzo Baldassare. Chiudono il disco il gustoso pop “Sorcey” con il testo e la partecipazione di Neffa, e il breve divertissement di “Game Over”. “Balkan Trip” è, insomma, un disco sorprendente, da ascoltare con grande attenzione per cogliere tutto il brillante approccio alla ricerca sonora dei VudZ. 


Salvatore Esposito

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