Lello Savonardo – Bit Generation (La Canzonetta, 2015)

Sociologo e ricercatore presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II, Lello Savonardo è autore di numerosi studi sul rapporto tra universo giovanile e linguaggi musicali, tra cui si segnala “Sociologia della Musica. La costruzione sociale del suono, dalle tribù al digitale”, edito da Utet nel 2010, nonché promotore di diversi iniziative culturali sui linguaggi della creatività che lo hanno visto coinvolto insieme ad alcuni tra i principali artisti italiani. Parallelamente alla sua attività scientifica, Savonardo ha coltivato anche la sua passione per la musica, ed in particolare per la canzone d’autore, dando alle stampe un album a suo nome, e raccogliendo vari riconoscimenti come il Premio Lunezia. Lo scorso anno Savonardo è tornato a vestire i panni del cantautore dando alle stampe il suo secondo album “Bit Generation”, che ha preso vita all’interno di un più ampio progetto cominciato con il volume omonimo edito da Franco Angeli nel 2013, e proseguito prima con il ciclo di seminari all'Università di Napoli e poi con il programma radiofonico su F2 RadioLab dell'Ateneo Federico II. Registrato con la direzione artistica di Raffaele Lopez e Giuseppe Scarpato, il disco raccoglie dodici brani più una ghost track che nel loro insieme rappresentano compongono un articolato concept sui mutamenti della società, dei linguaggi, delle forme di comunicazione e i disagi delle diverse generazioni, di ieri e di oggi. Suoni, parole, ritmi ed emozioni, compongono un viaggio sonoro che Savonardo compie insieme ad alcuni ospiti d’eccezione ed esperti, che hanno contribuito alla realizzazione dei brani del disco e condiviso le proprie emozioni e riflessioni negli scritti riportati in questo booklet. Ad aprire il disco è la versione dub del dj Danilo Vigorito della title-track, in cui spicca il ritratto dei nuovi figli dei fiori virtuali, i giovani sempre connessi e social-mente impegnati. I versi recitati dalla voce di Derrick de Kerckhove, ci introducono prima a “Always On” in cui è racchiuso il ritratto dell’uomo contemporaneo iperattivo ed interattivo, e poi a “Il Tempo Passa”, un canto sui cambiamenti e sulla consapevolezza del tempo che scorre. Uno dei vertici del disco arriva poi con “L’Equilibrista” il cui testo, firmato da Edoardo Bennato che interviene anche all’armonica, descrive l’artista sempre sospeso tra vita pubblica e sfera privata. Il rapper e dj Gianluca Tripla Vitiello impreziosisce, invece, “I Nuovi Padroni”, che con “sguardi invitanti e parole spesso concilianti” esercitano il potere attraverso la rete condizionando la politica e la società, ma anche la vita e il destino di tutti. Se il racconto dell'incontro con la donna ideale, seducente e surreale de “Il Disegno di Manara” si giova della partecipazione del bluesman Gennaro Porcelli, nella successiva “Spread Emozionale” ritroviamo l’armonica di Edoardo Bennato a descriverci il diverio generazionale ed emozionale delle nuove generazioni. Si prosegue con la bella canzone d’amore “Parla Parlami”, in cui spiccano le percussioni di Ciccio Merolla, e la trascinante “Il Sole della Tribù” nella quale è ospite Maurizio Capone, mentre “Messaggi Segreti” vede protagonisti Gennaro T e Mario4mxFormisano degli Almamegretta, nel descrivere le diverse forme di comunicazione tra sms, tweet, post, ect. L’intensa “Ridicolo”, con la partecipazione di Giovanni Block, ci conduce verso il finale dove ritroviamo la title-track nella sua versione originaria, ed alla quale segue “Eccessivo Sarò”, eseguita dal vivo con gli arrangiamenti di Antonio Solimene. “Bit Generation” è, dunque, un progetto interessantissimo non solo dal punto di vista prettamente musicale, ma anche da quello culturale e scientifico. 


Salvatore Esposito

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