Gianfranco Grilli – Notturno (Mons Avium, 2021)

A poco meno di un anno di distanza dall’affascinante viaggio sonoro oltre l’orizzonte di “Over the Horizon”, Gianfranco Grilli torna con “Notturno”, concept-album, ispirato ai notturni, forme musicali diffusesi a partire dal XVIII secolo e cristallizzate nell’immaginario collettivo con le ventuno composizioni per pianoforte solista, firmate da Fryderyk Chopin nelle quali si alternano momenti sognanti e spaccati introspettivi. Dal punto di vista prettamente musicale, l’album prosegue il percorso di ricerca nell’elettronica e nella musica ambient, sviluppato nei precedenti lavori e le cui coordinate sonore vanno ricercate nella kosmische musik tedesca dei Popol Vuh e in Brian Eno, ma anche nei grandi sperimentatori rock come Robert Fripp, David Sylvian e David Bowie. Accolti dalla bella copertina firmata da Carlo Fabbri, il disco si compone di cinque brani, cinque suite che rimandano alle atmosfere di “Memories of the Old Days” del 2012, ma il cui attento ascolto svela suggestioni sonore i cui addentellati vanno ricercati proprio negli stilemi compositivi dei notturni ottocenteschi che Grilli sviluppa e filtra attraverso la sua originale cifra stilistica. Aperto da “Evening Star” che rimanda idealmente al calar della sera in cui nel cielo fanno capolino le stelle, il disco ci conduce pian piano nella dimensione di silenzio e riflessione della notte con “The Sleep of the Trees” che con il suo incedere quasi misterioso evoca il silenzio della campagna con gli alberi sfiorati dal vento. Se “Midnight in May” rimanda alle notti di primavera, ai profumi della natura pronta a rinascere, la successiva "The Moon over the Hills” è il vertice del disco, spiccando per il dinamismo delle linee melodiche che compongono un’architettura compositiva di grande impatto. Chiude il disco la suggestiva “The Night and the Memories” nella quale si rincorrono emozioni, ricordi e frammenti di un tempo passato che non tornerà più. A riguardo Grilli nelle note di copertina scrive: “Voglio credere che esista una grande memoria collettiva dove ogni momento, ogni situazione, ogni emozione vissuta e trascorsa sia memorizzata e possa essere successivamente rivissuta, perché sarebbe veramente triste che questo grande bagaglio esperienziale venga perduto; in realtà, molto probabilmente, questo enorme nuvola di memoria non esiste e tutti noi, esseri umani, saremo destinati inevitabilmente all’oblio”. Insomma “Notturno” è un nuovo capitolo del grande racconto in musica che si dipana attraverso i dischi di Gianfranco Grilli, una narrazione personalissima dai tratti confessionali il cui ascolto è sempre occasione di scoperta e arricchimento emozionale. gianfrancogrilli.bandcamp.com/album/notturno
 

Salvatore Esposito

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