Artisti Vari – 22nd Century Music. Electronic signals from Italy (22nd Century Music Production, 2019)

In occasione di questa nuova puntata di Contemporanea, ci concediamo una fugace incursione in territori electro parlandovi di “22nd Century Music, electronic signals from Italy”, una compilation 100% italiana che omaggia i gloriosi suoni Kosmische del passato. Non a caso, il progetto è legato a 22nd Century Music (al secolo 21st Century Music), una storica fanzine specializzata in musica elettronica, con un occhio di riguardo per Tangerine Dream, Kraftwerk, ma anche Jean Michel Jarre, Steve Roach e molti altri... Oltre alla Germania, da decenni indiscusso epicentro della sperimentazione elettronica mondiale, la rivista, attiva fino ai primi anni duemila, ha sempre dato particolare risalto anche alle diverse realtà della scena europea e soprattutto, agli sviluppi sonori dell’Italia. “22nd Century Music, electronic signals from Italy” nasce proprio con questo scopo da un’idea di Nicola Cont, anima del gruppo di fans, appassionati e musicisti vicini alla rivista, rimasto in contatto ancora oggi. Fedele allo spirito originario della fanzine, Cont ha invitato undici musicisti rigorosamente italiani a comporre un brano appositamente pensato per questa compilation. Gli artisti coinvolti sono: Piero Monachello (aka Alluste), Gino Zuliani (aka Delphi), Roberto Alfano (aka Kalyos), Gabriele Quirici (aka Perceptual Defence), Andrea Debbi (aka Lensflare), Alessandro Ghera (aka Alexynth Project), Rossano Quaresmini, Gianfranco Grilli, Marco Michinelli, Paolo Baccillieri e Giuseppe Baccillieri. Alcuni brani come “Wave Runner”, “Closing Theme”, “Approaching V354” o “Fifth Atmosphere”, per struttura, sonorità, e per i caratteristici crescendo dei sequencer, si avvicinano un po’ ai Tangerine Dream del periodo 1975/80 con un orecchio rivolto ai suoni del presente. In altri casi, grazie all’utilizzo più determinante del ritmo, le tipiche investigazioni siderali si contaminano con il technopop (“Phase Change”, “The Sands Of Time”, “The Sentinel” “Kepler 186b” ) mentre composizioni come “Equinoxe” o “Synth Hazard”, aggiungono alla variegata palette cromatica un tocco di drammaticità alla Carpenter. “Mintaka” ( dal nome del sistema stellare appartenente alla costellazione di Orione), è un brano particolarmente interessante caratterizzato da due parti ben distinte. La prima sezione si apre con un tema introspettivo a cui subentra presto una rapida e maestosa sequenza che si sviluppa costantemente sino al termine del pezzo. In conclusione, “22nd Century Music, electronic signals from Italy” è senz’altro un progetto interessante che partendo dagli insegnamenti del passato prova a immaginare una possibile Kosmische Music per il presente. Alcune composizioni sono forse più efficaci di altre, ma al di la delle considerazioni personali questa antologia merita certamente l’ascolto tanto del semplice curioso, quanto del fervente appassionato. 

Marco Calloni.

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