Numero 396 del 20 Febbraio 2019

Chissà cosa penseranno del nostro Foolk Music Magazine di questa settimana i solerti politici che hanno ripreso il tedioso refrain delle quote di musica italiana da trasmettere nei palinsesti delle radio nazionali. La scaturigine del pensiero di certi grotteschi personaggi sta tutta nell’ignoranza della storia della musica italiana (e della storia tout court), nel non fare i conti con le modalità, dettate dal mercato e dalle playlist, con cui vengono costruite, in automatico, le scalette radiofoniche, fatte salve le dovute eccezioni. E non vogliamo, peraltro, aprire qui la discussione su quanto la televisione pubblica sia incapace di parlare di musica senza crogiolarsi nell’agiografia o nel futile resoconto memorialistico. Piuttosto, è il caso di chiedersi che spazio abbiano nell’anti-storico pensiero italiota i suoni non mainstream, non dominati dalle major, che producono la maggior parte della musica italiana, le musiche di tradizione orale (per conoscere meglio la storia dal basso con tutte le sue contraddizioni), le musiche del mondo per incontrare l’altro senza la mediazione deformante dello stereotipo. Insomma, molte delle musiche di cui leggete su questa rivista. Dunque, meglio passare alla copertina del #396, che ci porta in pieno Oceano Atlantico, nell’arcipelago delle Azzorre. Parliamo del doppio album “9 Ilhas 2 Corações” di Rafael Carvalho, dedicato alla viola da terra, il cordofono simbolo delle nove isole portoghesi. Il musicista di São Miguel si racconta, presentando i tesori musicali della sua terra, che ha proposto nel quarto disco della sua carriera. Proseguiamo sui sentieri world music con “Maithree, the Music of Friendship”, che raccoglie il lavoro dell’ensemble nato dall’incontro tra la virtuosa della Saraswati vīņā Nirmala Rajasekar con la violoncellista Michelle Kinney, il clarinettista e sassofonista Pat O’Keefe e i percussionisti Tim O’Keefe e Thanjavur Murugaboopathy. È la stessa musicista indiana a parlarci del suo strumento e del suo interessante progetto. Proseguiamo facendo tappa in Mali per presentare “Miri”, il nuovo strabiliante lavoro di Bassekou Kouyaté, maestro del liuto ngoni con la sua band Ngoni Ba. È un disco già in vetta alla Transglobal World Music Chart, così come lo è stato “Karin” del duo composto dall’armeno Vardan Hovanissian (duduk) e dal belga, di origine turca, Emre Gültekin (saz), entrambi residenti nel Paese europeo, che esce per Muziekpublique, l’organizzazione non governativa di Bruxelles. Ancora un duo, questa volta italo-greco, firma “Such A Moon, The Thief Pauses To Sing”, album ispirato ai modi del maqâm ottomano, realizzato da Peppe Frana (oud e lavta) e Christos Barbas (ney). Altro ascolto necessario è “Midnight and Closedown”, che segna il ritorno dei Lau, trio di sperimentatori britannici. Ultima fermata negli States per “Tunnel and Vision” di The Confabulation. Per la canzone d’autore, ci occupiamo di “Nivuru” del siciliano Alessio Bondì, mentre la lettura della settimana è il volume scritto a sei mani “Vent’anni di Sessantotto. Gli avvenimenti e le canzoni che raccontano un’epoca” di Sergio Secondiano Sacchi, Sergio Staino e Steven Forti, edito da SquiLibri. Come di consueto in chiusura, proponiamo la controcopertina di Corzani Airlines, che questa settimana presenta la cantante curda Aynur.

Editor's note
Who knows what the solemn politicians who have resumed the tedious refrain of Italian music quotas to be broadcast in the national radio program schedules will be thinking of our Foolk Music Magazine’s new issue. The origin of these grotesque characters’ thinking lies entirely in the ignorance of the history of Italian music (and of history tout court). They are unable to reckon with the methods, dictated by both the market and the playlists, with which the radio programmes are automatically created (there are some exceptions, of course). Here, anyway, we do not want to debate how state television channels are incapable of presenting music without basking in the hagiography or in the futile recalling of bygone years. Rather, it is necessary to question what space the non-mainstream music has in their anti-historical thought, as majors dominate most Italian music. What is more, what about traditional music which would be crucial to learn more about the history from below? And world music as a tool to meet otherness without the deforming stereotypical mediations? In short, it’s the music you mostly read about in Blogfoolk. So, better to enjoy the # 396 with its terrific amount of music. The destination for our cover story is the Azores to check out Rafael Carvalho’ s double album “9 Ilhas 2 Corações”. He is devoted to viola da terra, a plucked string instrument which is today’s symbol of the far-off autonomous Portuguese archipelago in the Atlantic Ocean. We speaks to the musician from São Miguel island, who tells his story, presenting the musical treasures of his land, which he proposes in his fourth album. We continue on the world music paths with “Maithree, the Music of Friendship”, collecting the work originated from the encounter between the virtuoso of Saraswati vīņā Nirmala Rajasekar with cellist Michelle Kinney, the clarinettist and saxophonist Pat O’Keefe and the percussionists Tim O’Keefe and Thanjavur Murugaboopathy. It is the Indian musician herself who talks to us about her instrument and her interesting project. We continue reviewing “Miri”, the amazing new release of Bassekou Kouyaté, Malis ngoni’s master. His work has soon reached the top of the Transglobal World Music Chart, as it had “Karin”, the meeting of the Armenian-born, Belgian resident Vardan Hovanissian (duduk) and the Belgian-born of Turkish descent Emre Gültekin (saz), published by Muziekpublique, the Bruxelles-based NGO. Another duo, this time Italian-Greek, signs “Such A Moon, The Thief Pauses To Sing”, an album inspired to the mode of the Ottoman maqâm released by Peppe Frana (oud and lavta) and Christos Barbas (ney). A further necessary listening is “Midnight and Closedown”, marking the return of Lau, the experimenting British folk trio. Last stop in the States for “Tunnel and Vision” by The Confabulation. Then, we deal with “Nivuru” by the Sicilian songwriter Alessio Bondì, while this week’s reading is “Vent’anni di Sessantotto. Gli avvenimenti e le canzoni che raccontano un’epoca”, a book with two CDs  written by Sergio Secondiano Sacchi, Sergio Staino and Steven Forti, published by SquiLibri. As usual we finish with our regular back cover by Corzani Airlines, featuring the Kurdish singer Aynur.

Ciro De Rosa
Direttore Responsabile di www.blogfoolk.com


COVER STORY
WORLD MUSIC
VIAGGIO IN ITALIA
LETTURE
CORZANI AIRLINES

L'immagine di copertina è un'opera di Donatello Pisanello (per gentile concessione)

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