Compagnia Daltrocanto – Di Terra di mare e di stelle (Alessandro Angrisano Edizioni Musicali, 2017)

“Sono passati dieci anni lungo la strada, dieci anni di concerti, avventure, canzoni ed incontri. Una storia che abbiamo deciso di raccontare in un disco, il quarto della nostra avventura ma il primo composto prevalentemente di brani di nostra composizione. Nasce così “Di terra, di mare e di stelle”, dieci brani cantati insieme a dieci amici incontrati lungo questi dieci anni di strada. Una canzone per ogni amico, una canzone per ogni anno. Questo disco quindi non è che la nostra storia, il nostro vissuto, il nostro percorso, quello che siamo diventati curva dopo curva, tornante dopo tornante, strumento dopo strumento e canzone dopo canzone. Il racconto di storie d’amore e di vita, di resistenza e di esistenza, di lotta e dignità o più semplicemente “Di terra, di mare e di stelle””. Così i salernitani Compagnia Daltrocanto presentano il loro nuovo album “Di Terra di mare e di stelle” che giunge a due anni da “Tra le Pieghe di un cielo stellato”, nel quale avevano raccolto otto brani che facevano da preludio alle future direzioni in cui si sarebbe indirizzato il loro cammino. A differenza di quest’ultimo, infatti, la prima cosa che si coglie è l’evoluzione del loro approccio musicale ora focalizzato verso un songwriting di matrice folk rock nel quale si inseriscono testi che raccontano di storie di lotta, di emigrazione, di terra e di lavoro, ma anche d'amore, di viaggi e di passione. Si tratta, dunque, di un disco di storie che raccontano una grande storia, quella del gruppo, un viaggio alla ricerca di suoni antichi e musiche attuali, sperimentando l’incontro tra linguaggi nuovi e strumenti tradizionali, nel quale grande importanza hanno avuto ed hanno gli incontri fatti lungo il cammino. E’ per questo che, per l’occasione, al loro fianco hanno voluto amici come Alberto Bertoli (voce), Roberto Billi (voce), Marino Severini (voce), Cisco (voce) Bellotti, Giuliano Gabriele (organetto e voce), Santino Alexian Spinelli (fisarmonica e voce), Antonello Volpara Budano (voce e flauto), Roberto Colella (voce), Salvatore Visaggi (chitarra acustica), Eduardo Vessella (tammorra e tamburo a cornice), Laura Paolillo (voce) e Vincenzo Romano (voce) e Roberta Di Giacomo (violoncello), ad impreziosire la line-up del gruppo composta da Antonio Giordano (zampogne, bouzouki greco, voce), Bruno Mauro (chitarra classica, bouzouki irlandese), Paola Tozzi (voce), Flavio Giordano (basso elettrico), Martino Brucale (ciaramella, gralla, flauti, sax), Rosanna Cimmino (viola, violino), Francesco Fasanaro (batteria, percussioni), Christian Brucale (percussioni, voce), Luca Lanzara (mandola). Zampogna e ciaramella incontrano le corde di bouzuki, chitarra e violino componendo arrangiamenti trascinanti ed intensi, sostenuti dalla solida sezione ritmica in cui basso e batteria tessono la trama ritmica su cui si inseriscono i tamburi a cornice. Ad aprire il disco è la trascinante “Oltre la terra che bacia il mare” che racconta degli incontri e dei viaggi fatti dal gruppo in questi anni e nella quale spiccano l’organetto e voce di Giuliano Gabriele. Si prosegue con la gustosa “Tammorriata della Valle offesa”, cantata in compagnia di Cisco ed impreziosita dal violoncello di Roberta Di Giacompo, e che racconta della difesa del territorio da parte di chi si oppone alla cementificazione che cancella la natura. Se echi di musica balcanica permeano “Questa terra porterà il tuo nome” in cui brilla la fisarmonica di Alexian Santino Spinelli, nella poetica “Rotta del navigante” cantata con Roberto Billi si torna a raccontare di viaggi attraverso il mare. Nei territori della canzone d’autore si muove la title-track incisa con la complicità di Marino Severini dei Gang, mentre la dolcissima “Ninna Nanna ai 700” vede la partecipazione di Antonella Volpara Budano che regala una intensissima prova vocale. Uno dei vertici del disco arriva con il travolgente folk-rock di “Tra nuvole e favole” nella quale fanno capolino le voci di Cisco, Alberto Bertoli e l’organetto di Giuliano Gabriele. Non meno belle sono poi “Si nun staje tu cu mme” con la partecipazione di Roberto Colella de La Maschera e “Viaggia sona e canta” con le voci di Vincenzo Romano e Laura Paolillo. L’omaggio all’indimenticato Pierangelo Bertoli con “Spunta la luna dal monte” cantata con Alberto Bertoli completa un disco ben suonato ed accattivante che non mancherà di appassionare il pubblico dal vivo. 


Salvatore Esposito

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