Gaspare Bernardi – Stranger At Home (Incipit Records/Egea Music, 2017)

“Stranger At Home” è il nuovo e atteso progetto del musicista e poeta Gaspare Bernardi, pubblicato il 6 ottobre per Incipit Records. Registrato tra il 2014 e il 2016, questo album è un lavoro appassionato, concepito in ogni dettaglio dallo stesso Bernardi che ne ha curato e gestito personalmente le varie fasi di realizzazione, non senza difficoltà, come ha raccontato personalmente in una bella “conversazione” per Synpress 44 in occasione della pubblicazione del disco. “Stranger At Home” è nato e si è sviluppato in studio giorno per giorno seguendo una certosina opera di stesura ed elaborazione degli arrangiamenti, senza particolari supervisioni esterne, a eccezione del contributo di alcuni musicisti di supporto: G.Battista Giorgi (basso elettrico), Ugo Moroni (chitarra solista), Lele Leucci (chitarra e synth), Giuseppe Tortorelli ( batteria), Sarita (voce e cori) e Giò Cozza (voce e tastiere). In sostanza l’autogestione unita ad alcuni “impicci” logistici ne hanno protratto a lungo la lavorazione, ma credeteci, dopo averlo ascoltato possiamo dire che l’attesa non è stata vana. A ben sei anni dall’ultimo “Cor’n Connexion” questo nuovo album prosegue quella che nelle intenzioni del musicista potrebbe essere un’ideale trilogia con il corno francese come protagonista, uno strumento inusuale che in dialogo con suggestivi arrangiamenti elettronici, percorre sonorità per la maggior parte riflessive ed evocative in un viaggio tra immaginazione e memoria. “Stranger At Home” rispecchia al meglio la natura contemplativa e introspettiva di Gaspare, artista che vive un rapporto simbiotico con la natura e la sua montagna, come la definisce, dove (con tutte le difficoltà, ma soprattutto con tutti i privilegi) crea e trae molta dell’ispirazione per le sue musiche. Da qui anche la scelta di non scrivere liriche per i brani del disco, fatta eccezione per la title track “Stranger At Home” che illustra piuttosto chiaramente le tematiche che permeano tutto il progetto. L’idea è quella di “affidare la narrazione” dei dieci pezzi dell’album agli strumenti senza l’utilizzo di parole, evocando silenzi, sensazioni e immagini intimamente legate al vissuto di Bernardi: le montagne, i sentieri di notte, il paese, realtà tanto personali da non necessitare alcuna descrizione superflua al di fuori del suono... “Stranger At Home” è quindi un viaggio intimo e introspettivo guidato dal corno e dalle tastiere di Bernardi, a cui si uniscono anche: Achille Succi al clarinetto basso in “Prelude” e “Bye Mommy Bye” e Markus Stockhausen alla tromba nella splendida “Horizons”, due ospiti illustri e conoscenze di vecchia data di Bernardi che hanno influenzato in modo determinante l’atmosfera di questi brani. In sintesi, “Stranger At Home” riesce a valorizzare al meglio le possibilità del corno con un fraseggio e un’attitudine che trae tanto dall’improvvisazione jazz, quanto dalla tradizione classica. Bernardi ha l’ indubbia dote di saper gestire al meglio l’amplia palette cromatica dello strumento, capace di slanci evocativi d’indubbia suggestione. “Driving On My Mountains”, “Thinking Of You” e “Prelude”, tracciano chiaramente le coordinate di un progetto che riesce a fondere con sorprendente eleganza sonorità acustiche, ambient, world music ed elettronica. All’ascolto ritornano echi di: Jon Hassell, Arve Henriksen o Kenny Wheeler, soprattutto nella spiccata attitudine alla cura per la timbrica dello strumento. “Stranger At Home” è davvero un’ottima ripartenza, la lunga attesa e la travagliata lavorazione hanno finalmente dato i frutti sperati. Un disco sincero e autentico che comunica tutta la passione e la speranza di Gaspare Bernardi. 


Marco Calloni

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