Orchestra Bottoni, Festival Popolare Italiano, Baobab, Roma, 27 Febbraio 2015

Aperto lo scorso 13 febbraio dall’atteso concerto della reunion dei Novalia, il Festival Popolare Italiano si è segnalato sin da subito come una delle più belle sorprese di quest’anno, e questo grazie alla spinta propulsiva di Stefano Saletti che, nelle vesti di direttore artistico, ha dato vita ad un cartellone ricchissimo per ben tre mesi di serrata programmazione a cadenza settimanale, con concerti che spaziano dalla world music alla musica tradizionale italiana. Passione, dedizione ed intelligenza sono stati così gli ingredienti principali di questa bella realtà, che prende vita in un posto speciale, il centro Baobab, una ex vetreria dismessa e trasformata in una realtà unica in Italia, che ospita oltre centocinquanta persone, un ristorante, una sala di registrazione e una sala conferenze. Terzo appuntamento della rassegna in programma è il concerto dell’Orchestra Bottoni, guidata da Alessandro D’Alessandro e composta da Antonella Costanzo (voce), Gianfranco Onairda, Matteo Mattoni, Silvia, Elisa, Giuseppe Di Bello e Francesca Villani (organetti), Giacomo Nardone (organetto basso), Mario Mazzenga (basso elettrico), e Raffaele Di Fenza (batteria percussiva). 
Quando lo scorso anno la formazione laziale diede alle stampe l’ottimo “Live”, che segnava l’inizio di un nuovo percorso artistico dopo la conclusione dell’esperienza come Piccola Orchestra La Viola, la sensazione fu quella di un ensemble di organetti dall’energia esplosiva e coinvolgente in grado di intersecare con maturità tradizione popolare e world music, il tutto impreziosito da una bella dose di curiosità nell’esplorare e sperimentare sonorità differenti. Tutto questo ci è stato ampiamente confermato sul palco del Baobab, su cui l’Orchestra Bottoni ha dato vita ad un concerto godibilissimo, nel corso del quale hanno riproposto tanto alcuni brani del passato come nel caso di alcuni estratti da “Journey”, disco nato in collaborazione con il jazzista americano Dan Moretti, quando buona parte delle composizioni presenti in “Live”, nonché qualche bella sorpresa come una straordinaria versione di “Campagna” di James Senese e Napoli Centrale, condita da una lunga jam strumentale di puro godimento. 
L’esecuzione di ogni brano mette in luce come alla base ci sia un rigoroso lavoro di arrangiamento ed orchestrazione volto ad esaltare le linee melodiche tracciate dagli organetti, a cui si aggiunge l’energia impressa da un organetto basso quasi psichedelico, dal basso elettrico e dalle percussioni. Se nei brani strumentali “AfroRoma”, “Viaggio” e “Liri Shuffle”, spicca tutta la compattezza e la potenza sonora degli organetti, in quelli cantati è difficile non lasciarsi rapire dalla splendida voce di Antonella Costanzo, come nel caso dell’intensa versione di “De Dame e D’Homme” di Marc Perrone. Tra i momenti più intensi del concerto vanno segnalate certamente “Trioolè” di Riccardo Tesi nella quale fa capolino “Gimme Some Lovin’”, l’inedita “Claudicanti” firmata da Rocco de Rosa e la superba versione de “La Tarantella Del Gargano” impreziosita dalle percussioni di Massimo Carrano. Verso il finale l’Orchestra Bottoni viene raggiunta sul palco anche da altri due ospiti d’eccezione ovvero Stefano Saletti e Nando Citarella, i quali rappresentano la ciliegina sulla torta per un concerto intensissimo, concluso da due immancabili bis, tra cui “Louisiana 1927” tratta da “Omaggio A New Orleans”, inciso nel 2006 all’epoca della collaborazione tra Piccola Orchestra La Viola e Dr. Sunflower Jug Band. 


Salvatore Esposito
Nuova Vecchia