Numero 136 del 29 Gennaio 2014

Mentre ci accingevamo a chiudere il numero odierno di Blogfoolk è arrivata la notizia della scomparsa di Pete Seeger, un gigante della musica statunitense, voce folk e internazionalista, le cui canzoni hanno alimentato la coscienza civile e politica di tanti, anche la nostra. Non staremo a ripercorrere la carriera, a tracciare le gesta di un interprete memorabile, il cui canto è stato portavoce degli aneliti di libertà e giustizia sociale. Le canzoni di Pete Segeer erano quelle della povera gente, di chi lottava per i diritti civili, di chi si opponeva alla guerra imperialista, di chi, come operai e minatori, lottava per la propria dignità. Insomma, Seeger ha dato voce ai creatori della musica popolare, di cui parliamo nel nostro web-magazine. Senza di lui, tutto il movimento folk non esisterebbe, e nemmeno noi. Sulla carta stampata e nella Rete personalità autorevoli di studiosi, critici e musicisti hanno detto e diranno la loro – né mancheranno gli opportunisti e quelli che stavano o stanno dall’altra parte (Which Side Are You On?), che magari straparleranno di Seeger – vi lasciamo a più blasonati pensieri, memorie personali e retrospettive, ma Pete Seeger sarà sempre uno spirito guida per quanto cerchiamo umilmente di fare con questo nostro folk-magazine, a suo modo resistente. Un ultimo saluto lo dobbiamo ad un’altra immensa voce della musica popolare: Piero Sanna, pastore e cantore, "oche" e "mesu oche" dei Tenores di Bitti Remunnu ‘e Locu, tra le massime espressioni della vocalità sarda, che se n’è andato oggi 29 gennaio a 73 anni. Con lui scompare un altro testimone della tradizione, un pezzo della garnde storia musicale dell’isola. Buon viaggio anche a lui; esprimiamo il nostro cordoglio alla famiglia e alla comunità bittese.
Eccoci ora al sommario del numero 136 di Blogfoolk, aperto dalla canzone d’autore del siciliano Pippo Pollina che racconta il suo nuovo album “L’Appartenenza”, raccolta di tredici brani dedicati al senso di radicamento alla propria terra. Alla tradizione calabrese della chitarra battente è dedicato “Mastria” di Francesco Loccisano: un artista che apre nuove strade sonore ad uno strumento emblema della musica popolare del Sud Italia. Lungo le vie del folk, dalla Calabria saliamo in Occitania, con “Finisterre” di Lou Tapage, disco a metà strada tra portato tradizionale e canzone d’autore. Sempre in tema di rivisitazione del patrimonio etnofonico, ci spostiamo nel crocevia multiculturale istriano con il nuovo progetto di Dario Marusic. Ancora più a est, ci inoltriamo nei suoni balcanici della “Magica Balera” del Circo Abusivo. Poi, invertita la rotta,  giungiamo alle tradizioni dei paesi celtici declinati in chiave world-pop da Loreena McKennitt. Per la rubrica Suoni Jazz, vi presentiamo l’interessante progetto di Sonata Island, che in “Meets Mahler” rilegge l’opera del compositore tedesco in chiave jazz. Completano il numero la presentazione della nuova emissione de La Piva Dal Carner e l’immancabile e affilato Taglio Basso di Rigo, che questa volta non le manda a dire al suo grande amore, Bruce Springsteen.

Ciro De Rosa
Direttore Editoriale di www.blogfoolk.com

STORIE DI CANTAUTORI 
VIAGGIO IN ITALIA
WORLD MUSIC
SUONI JAZZ
LETTURE
TAGLIO BASSO 

L'immagine di copertina è un opera di Donatello Pisanello (per gentile concessione)

Nuova Vecchia