BandAdriatica – Maremoto + dvd Rotta per Otranto (Finisterre)

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Il progetto BandAdriatica nasce due anni fa, allorquando un gruppo di musicisti salentini composto da Maria Mazzotta (voce), Redi Hasa (violoncello), Emanuele Coluccia (sax tenore e soprano), Andrea Perrone (tromba e flicorno), Vincenzo Grasso (clarinetto e sax tenore), Gaetano Carrozzo (trombone), Giuseppe Spedicato (basso) e Ovidio Venturoso (batteria), guidati dall’eclettico organettista Claudio Prima, intrapresero un viaggio di ricerca attraverso i porti dell’Adriatico, alla riscoperta di quelle radici balcaniche che permeano la tradizione musicale salentina e che per anni avevano studiato con grande dedizione e rispetto. Partendo dal porto di Otranto a bordo della nave Idea 2, BandAdriatica ha fatto tappa nei porti di Dubrovnik, Durazzo e Tirana per poi tornare indietro verso le coste salentine, ripercorrendo tutte quelle mete che da secoli hanno fatto da ponte per i continui scambi culturali e commerciali tra Italia e Balcani. Riannodando i legami tra le due sponde dell’Adriatico, il collettivo salentino ha sperimentato l’incontro tra suoni e lingue diverse, cercando un territorio comune di confronto e di scambio con i musicisti locali, fino ad esibirsi con loro sullo stesso palco. A documentare questo viaggio di ricerca è il bellissimo film-documentario diretto da Mattia Soranzo, Rotta per Otranto, presente nel dvd allegato al disco, una sorta di diario di viaggio nel quale i vari musicisti raccontano le emozioni, le sensazioni e le esperienze raccolte al fianco dei musicisti locali, il tutto senza dimenticare gli altrettanto emozionanti spezzoni tratti dai concerti effettuati durante le varie tappe. In questo senso è interessante riportare anche quanto ha detto di recente Claudio Prima raccontando di questo progetto: “E’ stato un viaggio straordinario che ci ha portato a conoscere e ad incontrare alcuni tra i più interessanti musicisti dei molti Paesi, dall’Albania alla Croazia. Questo ci è servito non solo a conoscere le loro tradizioni musicali, a scoprire le loro sonorità, i loro strumenti, ma è stato lo spunto per poter scrivere qualcosa di nuovo, per immaginare pezzi che avessero questa esperienza come ispiratrice. Il viaggio, quindi, è stato l’occasione per incontrare tantissima gente, scoprire luoghi e porti che non conoscevamo, è stato particolarmente importante proprio per questa peculiarità, per essere stato uno strumento per immaginare un nuovo esaltante percorso artistico”. Il cammino compiuto da BandAdriatica ha avuto dunque una prima fase, ovvero quella della ricerca sul campo documentata dal documentario Rotta per Otranto e una seconda di tipo creativo, infatti, dalle ispirazioni raccolte durante il viaggio sono nati i dodici brani che compongono il disco Maremoto, al quale hanno collaborato anche musicisti dell’area balcanica quali i croati Ivo Letunic, Mateo Martinovic e la Klapa Otok, le voci bulgare dell’Eva Quartet, gli albanesi Bojken Lako e Ekland Hasa e l’istriano Dario Marusic. Ascoltando il disco si ha la sensazione di salire a bordo di Idea 2 insieme alla BandAdriatica e di attraversare con loro l’Adriatico, in particolare i frammenti di ricordi, di ispirazioni e di esperienze accumulate emergono nei brani in italiano Lascia che sia la musica, Strade alle strade e Non ho più pace mentre l’energia della musica esplode in quelli ripresi nel corso dei concerti a Dubrovnik, a Tirana e a Durazzo, ovvero Bullet, Potkolo e Il mistero della pizzica bulgara, con quest’ultima che è senza dubbio uno dei vertici del disco, rappresentando l’anello musicale di congiunzione tra Balcani e Salento. Non mancano spaccati strumentali con i brani scritti da Redi Hasa, Circe, 500 baci e Red, nei quali la BandAdriatica ha convogliato quelle che sono le influenze musicali nate dai viaggi e dagli ascolti, spaziando dall’Albania, alla Grecia passando per la Macedonia. Splendide sono poi le più riflessive Volveras, cantata in spagnolo e Sirio, una preghiera laica sulla necessità di avere una luce, una guida durante il viaggio. Chiude il disco la scoppiettante La Giostra eseguita da una banda di trenta elementi, un brano originale scritto da Vincenzo Grasso che rimanda alle atmosfere della festa di paese tipicamente salentina con la banda che si esibisce in piazza nella cassa armonica. Insomma Maremoto, con l’imprescindibile compendio del Dvd Rotta per Otranto è un disco prezioso da ascoltare con attenzione, da vivere e da comprendere fino in fondo. Assolutamente consigliato!


Salvatore Esposito

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